Mariangela Pala
23 settembre 2015
Piras (Sel) attacca Wheeler: «Test Vega inquinanti»
Il deputato Sel Michele Piras ha depositato un’interrogazione alla Camera per capire l’orientamento del governo nazionale sui razzi Vega accusando il sindaco di Porto Torres di doppiezza, imprudenza e superficialità. Precisazioni del sindaco Wheeler

PORTO TORRES - Non si placa la polemica sulla possibile sperimentazione del razzo Vega nell’area industriale di Porto Torres, di proprietà Syndial. Il Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira) e la società Avio Spa – entrambi facenti parte del Distretto aerospaziale della Sardegna – hanno annunciato l’avanzamento delle trattative per l’acquisto di un sito per testare tramite accensione a terra il razzo. Il deputato di Sinistra ecologia e libertà, Michele Piras ha depositato un’interrogazione alla Camera per comprendere l’orientamento del governo nazionale e, «per iniziare a dare voce a quanti ritengono quantomeno superficiali ed imprudenti le dichiarazioni recentemente rilasciate dal sindaco Wheeler, che ha mostrato una inaspettata doppiezza rispetto agli annunci elettorali e agli impegni presi con la cittadinanza, per sostenere le ragioni della bonifica dell’area come prioritarie rispetto a qualsiasi altro intervento speculativo sul territorio di Porto Torres», dichiara Piras.
La sperimentazione dei razzi utilizzati per trasportare sonde nello spazio, già oggetto di test in passato nel Poligono interforze di Quirra, avverrebbe in un’area di 38 ettari non distante dal centro abitato di Porto Torres, già fortemente inquinata (area Sin) e bisognosa di una bonifica integrale, così come richiesto da tempo dalla popolazione locale. Per il deputato di Sel, il sindaco Wheeler, rispondendo ad un’interpellanza in Consiglio comunale presentata dal consigliere Pd Luciano Mura, ha mostrato una inaspettata doppiezza rispetto agli annunci elettorali e agli impegni presi con la cittadinanza, «confermando, sostanzialmente, la propria favorevole opinione rispetto alla paventata realizzazione, nelle aree della Syndial, di un impianto per la sperimentazione dei cosiddetti razzi Vega».
Pertanto il deputato Piras chiede al governo nazionale se sia a conoscenza della trattativa tra Avio, Regione Sardegna e Syndial circa l’utilizzo dei terreni industriali, precisando se «essendo Syndial una SpA partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sia stato coinvolto nella trattativa e non ritenga di dover relazionare in merito la commissione parlamentare competente.» Tali attività si sono già svolte nel passato all’interno del Poligono Interforze del Salto di Quirra (Pisq), dove sono poi state interrotte, dopo il 2010, anche in seguito all’inchiesta avviata dalla Magistratura, e sono da considerarsi tra le più inquinanti e pericolose tra quelle svolte in quel sito.
Il deputato Piras sottolinea nell’interrogazione che «Effettuare prove sui motori dei missili destinati a portare i satelliti in orbita, significherebbe accendere il razzo a terra, fissandolo a una imponente rampa d’acciaio che lo blocca. Nel giro di poche decine di secondi perciò, in quel punto, vengono bruciate decine di tonnellate di combustibile, con il rilascio di un enorme nube di vapori tossici». Oltre ai rischi di incidente e di esplosione elevatissimi, «basterebbe solo considerare questo enorme carico di sostanze inquinanti diffuse in atmosfera – rileva Piras - per escludere nella maniera più assoluta che una tale attività si possa svolgere a pochi chilometri dall’abitato di Porto Torres e in prossimità dell’impianto petrolchimico».
Stando alle dichiarazioni dello stesso prof. Giacomo Cao (Presidente del Dass) sulla necessità di testare i razzi, per motivi di sicurezza, ad almeno un chilometro da aree abitate o strade aperte al traffico, le aree Syndial non risponderebbero alle misure di sicurezza richieste. La teoria sulle emissioni inquinanti causate dalle sperimentazioni dei motori del razzo Vega a Quirra è confermata dallo studio dettagliato realizzato nel 2012 a cura del dott. Lucio Triolo, che evidenzia come nei sette test effettuati a Quirra tra il 2005 e il 2010, si stima siano state liberate sotto forma di gas in atmosfera 21 tonnellate di acido cloridrico (HCl) corrosivo e fortemente tossico per l’uomo e potenzialmente mortale.
A tal proposito il deputato di Sel chiede «Quale posizione intende prendere il governo in merito alle notizie sopracitate viste le numerose problematiche ambientali connesse e la pericolosità che si evince da un tale progetto». «Non ho autorizzato il progetto Vega, né ho espresso alcun parere. Dopo giorni in cui si è letto di tutto credo sia il caso di portare un po’ di chiarezza nel dibattito, soprattutto nei confronti dei cittadini allarmati da alcuni post apparsi su Facebook, da articoli sui giornali e ora anche da un’interrogazione in Parlamento», ha dichiarato in sua difesa il sindaco Sean Wheeler. «Chiarisco una volta per tutte che in Consiglio comunale ho semplicemente risposto a un'interrogazione presentata da un consigliere, il quale chiedeva informazioni sul progetto. Mi sono limitato a enunciare, davanti all'assemblea, le spiegazioni tecniche date dall'azienda al momento della presentazione della proposta progettuale al Comune.», ha aggiunto il primo cittadino. La risposta che tutti i cittadini conoscono, compresi gli internauti e la stampa, si capisce chiaramente dall’intervento del sindaco in Consiglio, pubblicato sul sito web del Comune.
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