SASSARI - L'odissea giudiziaria di Marciano Alba si conclude con una clamorosa assoluzione. La Corte d'Assise d'Appello di Sassari ha ribaltato la sentenza di condanna pronunciata per ben due volte nei confronti del 74enne allevatore di Siliqua, accusato dell'omicidio di Giovanni Battista Porcheddu, ucciso a fucilate il 17 gennaio 2007, nelle campagne di Banari. Arriva quindi dopo otto anni il verdetto di innocenza per Alba, che ha dovuto passare tre anni della sua vita in un carcere.

La prima sentenza, nel 2009, portava alla condanna dell'imputato a ventidue anni di carcere, ma, un anno dopo, veniva annullata per un vizio di forma, visto che uno dei giudici popolari, pur non avendo seguito tutte le udienze, poi aveva partecipato alla camera di consiglio. Il secondo processo, nel novembre 2011, portava ad un nuovo verdetto di colpevolezza e, stavolta, la condanna era a diciotto anni. Ma la Corte d'Appello (presidente Francesco Mazzaroppi, giudice a latere Massimo Zaniboni) ha ora respinto la richiesta di condanna del pm Claudio Lo Curto e ha accolto la tesi dell'avvocato difensore Franco Luigi Satta, riconoscendo l'incompatibilità tra i pallettoni che uccisero Porcheddu e quelli sequestrati ad Alba.