A.B.
14 ottobre 2015
Mensa di Alghero: «minacce da Gemeaz»
I consiglieri comunali del Nuovo Centro Destra, Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras, denunciano di aver subito minacce di querela per diffamazione dai responsabili della ditta che fornisce il servizio mensa, anzichè spiegazioni su un presunto disservizio. Interrogazione diretta al sindaco Mario Bruno ed al presidente Matteo Tedde

ALGHERO - All'indomani delle velate polemiche circa il presunto disservizio avvenuto alla ripresa del servizio mensa (la ditta avrebbe servito un pasto non contemplato nel menù settimanale), i consiglieri comunali del Nuovo Centro Destra portano il problema in Consiglio Comunale, denunciando di aver subito minacce di querela (pubblicamente) dai responsabili della ditta "Gemeaz", che ad Alghero eroga il servizio in regime di proroga dal 2010.
«La Gemeaz, piuttosto che dare spiegazioni e giustificare l'accaduto come avrebbe dovuto fare, si sofferma su giudizi di natura personale, cercando di ledere il diritto-dovere dei consiglieri comunali di svolgere il proprio ruolo di controllo sull'operato di una ditta fornitrice del Comune», sottolineano Salaris e Piras informando il presidente del Consiglio ed il sindaco. «Riteniamo che il fatto in oggetto rappresenti un precedente gravissimo - precisano i due consiglieri - ed inoltre l'atteggiamento assunto dalla Gemeaz, nella figura della sua direttrice del punto di cottura di Alghero, rappresenta un chiaro tentativo di intimorire consiglieri comunali i quali, nel legittimo espletamento delle loro prerogative, hanno il dovere di vigilare sulla qualità del servizio e segnalare ogni problema si verifichi».
Piras e Salaris chiedono così al sindaco di provvedere «alla contestazione formale del disservizio evidenziato dalla stessa assessore Esposito», «l'impegno a vigilare quotidianamente sul rispetto del capitolato - e - la modificata della delibera che prevede il pagamento anticipato da parte delle famiglie delle rette della mensa». Inoltre, interrogano il presidente Tedde «circa i provvedimenti che intende adottare per tutelare il diritto dovere dei consiglieri di svolgere il proprio ruolo senza pressioni o peggio minacce da parte di una ditta fornitrice dell'Amministrazione».
(Foto d'archivio)
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