M. P.
22 ottobre 2015
Porto turritano: punto di raccolta per olii esausti
Il comandante della Capitaneria Paolo Bianca propone l´utilizzo di un apposito contenitore, da posizionare a ridosso delle banchine, in modo che i proprietari delle barche abbiano a disposizione un punto di raccolta ove versare l’olio almeno due volte al mese

PORTO TORRES - Fusti di olio esausti abbandonati nelle banchine, prodotti dalle imbarcazioni che attraccano nello scalo marittimo di Porto Torres, e che continuano a compromettere, oltre all’immagine del porto commerciale, la salute dell’ambiente. Chi passeggia in quella zona, dove sono ormeggiati i pescherecci, non può fare a meno di notare il cumulo dei rifiuti, uno spettacolo non del tutto edificante per la città, una situazione documentata anche da alcune immagini impietose scattate nell’ambito dell’area portuale.
Il fenomeno che perdura da tempo, è stato affrontato questa mattina dal sindaco Sean Wheeler e il neocomandante Paolo Bianca che si sono confrontati con l’obiettivo di individuare una strategia comune per risolvere il problema. Oltre agli olii esausti, anche residui delle lavorazioni su auto, moto e altri automezzi. «I cittadini devono sapere che è assolutamente vietato depositare questi tipi di rifiuti in porto. Da circa un mese – ricorda il sindaco – è aperto l’ecocentro, in via Fontana Vecchia: è lì che devono essere conferiti gli oli esausti, tra cui i residui delle lavorazioni meccaniche».
«Invito, perciò, i cittadini a recarsi all’ecocentro: avranno tutte le informazioni per un corretto, e legale, smaltimento all’interno della struttura», aggiunge il sindaco. «Per quanto riguarda gli olii esausti provenienti dalle imbarcazioni sia da pesca che da diporto – afferma il comandante Bianca – ho già incontrato il locale rappresentante di Federpesca per affrontare insieme la problematica, trovando grande collaborazione, ed ho fissato un incontro con il gestore del servizio di raccolta olii esausti in porto per chiedergli di installare un apposito contenitore, da posizionare a ridosso delle banchine, in modo che i proprietari delle barche abbiano a disposizione un punto di raccolta ove versare l’olio a scadenze prefissate, almeno due volte al mese».
«Vogliamo evitare questa cattiva prassi dell’abbandono indiscriminato: ho provveduto ad intensificare i controlli in area portuale da parte del personale della Capitaneria di Porto e spero di riuscire ad impiegare un circuito di videosorveglianza per il monitoraggio dell’area – conclude Paolo Bianca – per scoraggiare ulteriormente i cittadini poco attenti al rispetto dell’ambiente».
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