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A.F. 7 novembre 2015
Piano del Parco: Farris e Sechi frenano Ferrara
I vertici di Tramariglio spiegano il cortocircuito. Intervento del presidente del Parco di Porto Conte Antonio Farris e del coordinatore del piano del parco in relazione al comunicato del Movimento Cinquestelle Alghero
Piano del Parco: Farris e Sechi frenano Ferrara

ALGHERO - Il mancato aggiornamento della cartografia genera confusione all'interno della competente Commissione che esamina il Piano del Parco di Porto Conte, con l'intervento di Roberto Ferrara e Graziano Porcu (a nome del Movimento 5 Stelle) [LEGGI] che screditando l'operato politico e i lavori della stessa commissione, insinua parallellismi con la "notte dei pennarelli", quando in una notte negli anni ‘80 vennero modificate, con un blitz, le carte del Piano Regolatore. Di seguito la nota integrale a firma del Presidente del Parco regionale di Porto Conte, Prof. Antonio Farris, e il Coordinatore del Piano, Prof. Nicola Sechi.

Nel corso dell’ultima riunione della Commissione Ambiente comunale durante la quale si è discusso del piano del parco, ha partecipato unicamente la Prof.ssa Silvia Serreli per rispondere ad eventuali domande inerenti la gestione del patrimonio storico – architettonico, infrastrutturale e delle reti tecnologiche. La discussione invece è stata incentrata sulla proposta di zonizzazione, la quale ha avuto degli aggiornamenti tecnici che sono stati presentati nel corso dell’Assemblea del Parco dell’aprile 2015 e pubblicati sul sito internet del Parco a partire dalla stessa data. In particolare sono stati proposti dei piccoli aggiornamenti da parte del gruppo di lavoro del Piano: alcune aree che erano state in una prima formulazione individuate come di fruizione sociale, in realtà, per le proprie caratteristiche produttive a vocazione agricola, ricreativa e turistica, sono state proposte come aree di connessione, anche in coerenza con la formulazione dei complessi territoriali presenti nel piano paesaggistico regionale; altre aree che erano state individuate all’interno di habitat, siti e zone speciali di conservazione, rappresentano in realtà aree con insediamenti turistici, aree rilevanti per l’agricoltura storica e aree da bonificare.
Si ricorda comunque che finché l’assemblea del parco non adotterà una qualunque proposta di piano (adozione), saranno sempre possibili aggiornamenti tecnici, anche sulla base di nuovi eventi (es. incendi o modifiche normative). Si ribadisce infine, come sempre dimostrata, la massima disponibilità da parte del coordinatore del Piano e di tutti i rappresentanti del Parco a fornire chiarimenti su qualsiasi aspetto del piano del parco che l’Assemblea potrà successivamente condividere o meno.


ultima modifica ore 11.52 del 7 novembre
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