Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotizieportotorresPoliticaAmministrazione › Porto Torres: Consiglio fermo da due mesi, 16 punti da discutere
Mariangela Pala 13 novembre 2015
Porto Torres: Consiglio fermo da due mesi, 16 punti da discutere
Riprendono i lavori del Consiglio comunale fermi da circa due mesi. Sedici i punti all´ordine del giorno tra "vecchie" interrogazioni e mozioni. Attacco dell´opposizione
Porto Torres: Consiglio fermo da due mesi, 16 punti da discutere

PORTO TORRES - Finalmente riprendono i lavori del Consiglio comunale fermi da circa due mesi. Si sa che, secondo quanto previsto dal Regolamento del consiglio, l’apporto dei consiglieri deve essere giudicato in accordo al loro lavoro in aula e che tale contributo, sta divenendo quanto mai impossibile da mettere a disposizione. E‘ stato molto apprezzato dai cittadini, nel suo discorso di insediamento, quanto dichiarato dal sindaco in merito alle linee programmatiche che prevedono la promozione di attività che avvicinino i giovani alle istituzioni, come il "consiglio comunale dei giovani", i quali dovrebbero prendere esempio dai consigli comunali istituzionali, sempre meno frequenti, che costringono a concentrare una molteplicità di punti "arretrati"in una sola seduta.

Alle parole devono seguire i fatti e per costruire quei punti, rivolti a garantire una maggiore partecipazione dei cittadini, bisogna mettersi al lavoro, tempestivamente, alacremente e dignitosamente, per piantare i semi di una rinnovata cultura politica e delle istituzioni all’insegna della legalità, della trasparenza, dell’inclusività e della condivisione da parte della minoranza. Lunedì in consiglio comunale, convocato per le 9.30, si affronterano 16 punti all’ordine del giorno, tra interrogazioni protocollate nel mese di settembre (8 i quesiti da discutere) e mozioni (4 i provvedimenti previsti) a cui si aggiungono delibere di indirizzo e rinuncia e riduzione dei gettoni di presenza, rettifiche di delibere e altro ancora.

Non è la prima volta che i consiglieri dell’opposizione si trovano a sottolineare quanto sia importante il Consiglio comunale all’interno di una comunità, che non può e non deve essere ridotto ad un dopo lavoro per i consiglieri o ad un passacarte della Giunta comunale. L’organo nella sua collegialità e la figura del Presidente del Consiglio non solo hanno pari dignità, ma forse anche importanza superiore rispetto all’esecutivo. A mettere in luce che il civico consesso è ormai fermo da circa due mesi, il consigliere del Pd Massimo Cossu, «si sta verificando un’inerzia politico-amministrativa mai accaduta prima. Abbiamo dovuto implorare il Presidente del consiglio per avere la convocazione della seduta perché ci siamo resi conto che c’era tutto un lavoro da svolgere. In una città come Porto Torres è necessario convocare almeno due consigli comunali al mese e altrettante commissioni».

Il consigliere Cossu sottolinea la necessità di convocare al più presto la commissione attività produttive per affrontare temi come le bonifiche, la chimica verde, il caso Versalis e Fiumesanto. «Perché il Consiglio è la massima assise dove affrontare questioni che richiedono un confronto costruttivo», ha aggiunto il consigliere Pd. «A far sentire la sua voce anche il consigliere comunale, Davide Tellini «Siamo arrivati ad una paralisi politico/amministrativa, le cui responsabilità ricadono esclusivamente in capo al Presidente del Consiglio Comunale che dal 26 settembre ha ritenuto opportuno non convocare alcun consiglio, nemmeno quando la nostra città si è trovata nella posizione di catalizzatore della protesta contro la proposta di legge Erriu, da parte di tutte le amministraziooni comunali dell'Area vasta, salvo poi presiedere la riunione stessa».

In mezzo al periodo di assoluto silenzio amministrativo, la città ha subìto di tutto, dalla crisi della chimica verde, alla possibilità di chiusura di Versalis, e innumerevoli quesiti avanzati dall’opposizione consiliare, non esattamente inezie su cui discutere, sono rimasti sospesi. «Per trasparenza amministrativa sarebbe utile capire e conoscere cosa abbia fatto il presidente De Marco in tutto questo tempo, - aggiunge Tellini - nonostante abbia comunque ricevuto gli emolumenti dell'incarico. Se ha fatto gli interessi del Consiglio nella sua interezza, oppure si è occupata di altre mansioni non afferenti al ruolo istituzionale».

Il prestigioso organo super partes e garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, nonché delle norme dello Statuto e del Regolamento del consiglio, è così preso di mira dal consigliere, che attacca: «Mi preme ricordare al Presidente che probabilmente non si è accorta, in tutto questo tempo che è stato violato l'art. 43, comma 3, del D.Lgs. 267/2000, che recita testualmente "Il sindaco o il presidente della provincia o gli assessori da essi delegati rispondono, entro trenta giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare"».

Infatti, l’articolo 52 comma 14 del Regolamento stabilisce che se i consiglieri interroganti non richiedono espressamente l’iscrizione dell’interrogazione all’ordine del giorno del Consiglio comunale, si intende che per la stessa è richiesta risposta scritta. L’appello ad una maggiore collaborazione e al rispetto dei diritti della minoranza, arriva infine dal consigliere di Ap, Alessandro Carta «Quando si tiene ferma l’attività del Consiglio così a lungo si mortifica il lavoro dei consiglieri, – afferma il consigliere di Ap, Alessandro Carta – mi auguro che il messaggio lanciato al Presidente del consiglio, Loredana De Marco e ad alcuni presidenti di commissione sulla necessità di lavorare per la città, attraverso tali organi, sia stato recepito». Il messaggio della minoranza al Presidente del consiglio e alla maggioranza è inequivocabile: appropriarsi delle redini dell’organismo che gli è stato affidato e lo spinga a lavorare e produrre come dovrebbe, in maniera efficiente e dignitosa.
24/5/2025
Frattura tra Consiglio ed Esecutivo, così tutti i membri della maggioranza impongono agli assessori di condividere gli atti in adozione con congruo anticipo rispetto alle riunioni di giunta



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)