Red
20 novembre 2015
«Mensa di Alghero, attendiamo risposte»
Alessandra Saiu, Oriana Burruni, Anna Di Perla, Cristina Costantino,
Maria Giuseppina Caputo, Antonella Nieddu si rivolgono all´assessore Gabriella Esposito sollecitando una conferma ufficiale agli accordi assunti in sede di riunione

ALGHERO - «Abbiamo atteso invano che l'amministrazione diffondesse attraverso i suoi canali ufficiali, gli accordi raggiunti, sollecitando con garbo questa doverosa divulgazione. A tutt'oggi però non vi è stata alcuna risposta, sebbene l'argomento sia di notevole importanza, dal momento che coinvolge numerose famiglie, le quali a breve, tra l'altro, dovranno far fronte al pagamento della seconda rata bimestrale, in scadenza il 5 Dicembre. Dal momento che siamo a ridosso di tale termine e che la parola data rende merito solo a chi davvero la rispetta, determinandone in alcuni casi anche l'affidabilità, è più che mai opportuna e non più differibile una solerte risposta da parte dei referenti dell'amministrazione comunale».
Così una delegazione di genitori ricevuti alcune settimane fa a Sant'Anna, Alessandra Saiu, Oriana Burruni, Anna Di Perla, Cristina Costantino, Maria Giuseppina Caputo, Antonella Nieddu si rivolgono all'assessore Esposito, sottolineando che «durante l'incontro era stata garantita la possibilità di rimodulare le modalità di pagamento della mensa scolastica, in base alle proprie esigenze e senza dover fornire motivazioni specifiche, soprattutto per una questione di riservatezza, segnalando le proprie intenzioni anche solo via e-mail».
Alcuni genitori, infatti, contestano la nuova tariffa su base mensile applicata per il pagamento dei pasti, che da quest'anno, in via sperimentale ma con grandi vantaggi già constatati dagli uffici comunali, sostituisce il vecchio ticket. Retta che, seppur numero di assenze conteggiato sulla base della media delle ultime tre annualità, non prevederebbe ulteriori decurtazioni di prezzo in caso di assenza superiore al 20% per la scuola dell'infanzia e del 10% per la scuola primaria, se non per una mancata fruizione continuativa della refezione scolastica, pari a 10 giorni per la scuola primaria e 12 giorni per la scuola dell'infanzia.
«L'assessore Esposito - coclude la delegazione dei genitori - si era anche impegnata affinché fosse garantita la possibilità di rimborso nel caso in cui il totale delle assenze, in riferimento alle percentuali previste per le due tipologie di scuole e certificabile dalle stesse, si fosse discostato di un certo numero di giorni non cumulativi rispetto a quelli già previsti dalla "statistica". Il resoconto dell'incontro e l'esito, a parole positivo, avrebbe dovuto essere reso pubblico di lì a poco».
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