Mariangela Pala
7 dicembre 2015
Fiumesanto: stato di agitazione di Flaei e Uiltec
Dopo diversi mesi di difficile confronto è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della centrale termoelettrica di Fiumesanto, annunciato dalle segreterie regionali di Uiltec-Uil e Flaei-Cisl e dalla segreteria territoriale Cisl che puntano il dito contro Eph

PORTO TORRES - Dopo diversi mesi di difficile confronto è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della centrale termoelettrica di Fiumesanto, annunciato dalle segreterie regionali di Uiltec-Uil e Flaei-Cisl e dalla segreteria territoriale Cisl che puntano il dito contro Eph, l’azienda che gestisce gli impianti acquisiti dalla tedesca E-On. L’attuazione dello stato di agitazione è dovuto al fatto che l’Azienda «ha avviato da tempo una riorganizzazione interna del lavoro, senza rispettare le normative contrattali in tema di confronto preventivo a livello nazionale con le Organizzazioni Sindacali di categoria, che sta producendo effetti fortemente negativi per i lavoratori e per l’impianto», spiegano i sindacati coinvolti.
«In particolare verifichiamo che la riorganizzazione sta portando ad una riduzione strutturale degli organici previsti, con ciò ripartendo i carichi di lavoro fra i dipendenti rimasti a valle delle procedure di mobilità a suo tempo attivate», denunciano Uiltec e Flaei. La mobilità interna subita dai lavoratori «è stata imposta senza verificare l’adeguatezza delle professionalità possedute dai lavoratori, in assenza di una adeguata formazione volta ad acquisire la professionalità necessaria a svolgere in sicurezza le nuove mansioni affidate, - spiegano le segreterie regionali - spesso portando ad un effettivo demansionamento, in taluni casi con scelte discriminatorie nei confronti dei singoli lavoratori interessati dalla mobilità orizzontale».
Una situazione che «sta portando ad una degenerazione del clima lavorativo interno all’impianto, anche per effetto di soluzioni che tendono a monetizzare impropriamente le maggiori e diverse prestazioni richieste ovvero lo svolgimento di attività non inerenti alle mansioni affidate». I due sindacati lamentano una riduzione della sicurezza del lavoro e degli impianti, legata ad una carenza di investimenti e spese di manutenzione come anche connessa ad una carenza negli organici che di fatto rendono impossibile ai singoli lavoratori presidiare in modo completo e sicuro le attività affidate e gli impianti connessi.
Le priorità poste dal sindacato sono state sistematicamente ignorate, da qui la forte preoccupazione dovuta al tentativo aziendale di escludere le rappresentanze aziendali e territoriali della Flaei Cisl e della Uiltec Uil dalla presenza in impianto, dallo svolgimento legittimo dei propri diritti di rappresentanza, nonché dalla partecipazione attiva ai processi di confronto e consultazione sindacale in impianto ed a livello locale,«frapponendo ostacoli sia all’accesso dei rappresentanti sindacali legittimamente designati dalle scriventi organizzazioni sindacali, sia alla partecipazione degli stessi agli incontri convocati con modalità tali da escludere le citate rappresentanze sindacali».
Per quanto accaduto, le organizzazioni sindacali Flaei e Uiltec dichiarano lo stato di agitazione dei lavoratori di Fiumesanto, per richiedere l’attivazione della procedura di raffreddamento amministrativa in sede prefettizia prevista dalla normativa vigente e dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore elettrico, riservandosi di comunicare in seguito ulteriori iniziative.
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