M. P.
28 dicembre 2015
Porto Torres: «Regione blocchi l' inceneritore»
Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori sardi interviene sulle notizie secondo cui il Governo intenderebbe realizzare in Sardegna un nuovo termovalorizzatore oltre a quelli di Macchiareddu e Tossilo

PORTO TORRES - «Il piano del governo Renzi che prevede di realizzare in Sardegna un terzo termovalorizzatore, probabilmente a Porto Torres, deve essere bloccato sul nascere dall’intervento deciso della Regione: in Sardegna si producono sempre meno rifiuti indifferenziati, gli impianti già presenti sono sovradimensionati rispetto alle necessità e non c’è alcun bisogno di danneggiare il nostro ambiente e la nostra salute per costruirne un altro, dal quale sicuramente qualcuno in particolare avrebbe da guadagnare ma che andrebbe contro gli interessi dei sardi», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando le notizie di stampa secondo cui il Governo intenderebbe realizzare in Sardegna un nuovo termovalorizzatore oltre a quelli di Macchiareddu e Tossilo.
«I due inceneritori già attivi nell’Isola sono entrambi interessati da progetti di revamping», ricorda Dedoni. «Quello di Tossilo, in particolare, dovrebbe essere raddoppiato nonostante viaggi attualmente a un terzo della sua capacità a causa del calo nella produzione di rifiuti indifferenziati che si va registrando da anni e che è dovuto alla contrazione dei consumi e soprattutto all’incremento della raccolta differenziata. A che servirebbe costruire un nuovo impianto nel Nord Sardegna? Certo non a far risparmiare soldi ai sardi, che già pagano le tariffe più alte d’Italia per lo smaltimento dei rifiuti. Cosa succederà con l’apertura del termovalorizzatore di Porto Torres? Si importeranno rifiuti dalle altre regioni pur di giustificarne l’esistenza o si aumenteranno ancora le tariffe a danno dei sardi, per ripagare così le diseconomie di un sistema nel quale, in maniera del tutto illogica, si affronta la contrazione della domanda incrementando l’offerta? E soprattutto, chi sarà a guadagnarci?».
«Ancora una volta, la politica procede in spregio dell’orientamento dei cittadini, che già si sono espressi contro l’ampliamento di Tossilo e che di sicuro non saranno favorevoli alla costruzione di un nuovo inceneritore, e delle direttive di un’Unione Europea che invece è fautrice della strategia ‘Rifiuti Zero’, con la quale si punta ad eliminare del tutto la produzione di rifiuti non riciclabili», conclude il capogruppo. «Per questo non ci rassicura la prima, timida reazione della giunta Pigliaru davanti alla notizia del piano del governo Renzi, e ancor meno ci rassicura alla luce di come l’esecutivo ha gestito l’operazione Tossilo, dando via libera a un progetto inutile, che spreca soldi pubblici e danneggia l’ambiente, infischiandosene persino del parere contrario espresso dal Consiglio regionale».
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