Prosegue la doppia inchiesta sull´omicidio del 19enne Gianluca Monni, ucciso l´8 maggio 2015, e del 29enne Stefano Masala scomparso la sera prima
ORUNE – Prosegue la doppia inchiesta sull'omicidio del 19enne Gianluca Monni, ucciso l'8 maggio 2015, e del 29enne Stefano Masala scomparso la sera prima
[LEGGI]. Stando a quanto rivelato dall'agenzia di stampa Ansa, ai due indagati per i due delitti (un 17enne di Nule ed il 24enne cugino di Ozieri), la Procura della Repubblica di Nuoro ha notificato un altro avviso di garanzia per favoreggiamento ad un altro giovane di Ozieri, amico del 24enne.
Inoltre, per lo stesso reato di favoreggiamento, sarebbe indagato anche il padre del minorenne. L'uomo avrebbe avuto un ruolo importante nei giorni successivi alla rissa scoppiata nel dicembre 2014, in occasione di una festa paesana a Orune, tra suo figlio e lo studente poi ucciso. Rissa da cui sarebbe partita la spedizione punitiva nei confronti dello studente, provocata da apprezzamenti pesanti del minorenne nei confronti della fidanzata. Il padre del 17enne sarebbe intervenuto diverse volte nelle fasi successive al litigio tra gli amici dello studente di Orune ed il gruppo del Goceano composto da giovani di Nule e di Ozieri. In particolare sarebbe intervenuto per la restituzione di una pistola appartenente agli amici del Goceano, scomparsa la notte della rissa.
Un delitto, quello di Orune, che viene ritenuto strettamente collegato alla sparizione, la sera prima, di Masala. Secondo gli inquirenti, il giovane sarebbe stato usato dai due indagati principali, per avere un'auto "pulita" con cui raggiungere Orune e uccidere lo studente. La Opel Corsa grigia di Masala era stata avvistata dalle telecamere posizionate a Orune la mattina del delitto ed è stata trovata la mattina del 9 maggio bruciata nelle campagne di Pattada. La Procura di Nuoro ha disposto accertamenti tecnici non ripetibili sui resti dell'auto.