A.B.
6 giugno 2016
Rapinatori in manette a Sassari
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ha stabilito che i tre arrestati dai Carabinieri nei giorni scorsi dovranno restare in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

SASSARI - Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ha stabilito che tre rapinatori arrestati dai Carabinieri nei giorni scorsi dovranno restare in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Erano le 17.30 circa di sabato 28 maggio quando una richiesta d’intervento al 112 aveva fatto scattare l’allarme: un giovane 25enne residente a Usini si era infatti presentato sanguinante e piuttosto malconcio in un esercizio commerciale di Viale Italia in cerca d’aiuto, riferendo di essere stato poco prima malmenato in Corso Margherita di Savoia da tre individui che gli avevano anche sottratto 80euro custoditi nella tasca dei pantaloni.
Una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sassari, inviata prontamente sul posto, riusciva a raccogliere dal malcapitato un’accurata descrizione dei responsabili dell’aggressione, prima che questi fosse sottoposto alle cure del caso. Le successive ricerche, effettuate con l’ausilio degli altri equipaggi dell’Aliquota Radiomobile e di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Sassari, consentivano di individuare i tre interessati vagabondare nelle vie del centro della città, a poca distanza dal luogo dell’aggressione.
Giunti in caserma, i tre, che combaciavano perfettamente con la descrizione fornita, sono stati anche riconosciuti dalla vittima che, dopo essere ricorsa alle cure dei sanitari, ha riportato trenta giorni di prognosi, conseguenti alla frattura di una mano, contusioni al torace ed escoriazioni al volto. Per i tre rapinatori (un 48enne, un 45enne ed un 42enne), tutti sassaresi già noti alle Forze dell'ordine, sono quindi scattate le manette per rapina aggravata in concorso e, una volta ultimate le formalità di rito, sono stati successivamente accompagnati nel carcere di Bancali, dove si trovano in regime di custodia cautelare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo.
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