S.A.
5 luglio 2016
Disastro trasporti, Riformatori scrivono ai Consoli
Una lettera aperta ai Consoli onorari dei Paesi europei in Sardegna è stata inviata nei giorni scorsi dal centro studi dei Riformatori, in merito alla difficile situazione dei trasporti nell´isola

ALGHERO - Una lettera aperta ai Consoli onorari dei Paesi europei in Sardegna è stata inviata nei giorni scorsi dal centro studi dei Riformatori «per denunciare la difficile situazione dei trasporti che si sta delineando per noi Sardi e per tutti i cittadini europei residenti o diretti in Sardegna, ai quali è negata la libertà di movimento tra le diverse regioni del continente, principio fondamentale su cui si fonda il moderno concetto di comunità». I Riformatori evidenziano nella missiva «l’errata politica nell’ambito dei trasporti – tra cancellazione della continuità territoriale aerea e navale, abbandono delle compagnie low cost e inefficienza delle compagnie di bandiera – ha determinato una evidente inaccessibilità all'isola che si aggiunge a una già difficile situazione dei trasporti interni: in tantissime zone non sono neanche garantiti fondamentali tempi massimi di percorrenza per i mezzi di soccorso».
«Nell’indifferenza dei tanti e nella negligenza dei quadri dirigenziali va sempre più a formarsi una barriera insuperabile per i tanti cittadini europei che vorrebbero investire e vivere in Sardegna, provocando un danno irreparabile per loro e, nello stesso tempo, per la nostra comunità» incalzano. Per questo l'appello per «un urgente intervento presso i Governi che rappresentate al fine di evitare che il disastro dei trasporti e dei collegamenti "da e per la Sardegna" isoli totalmente la nostra terra al punto da escluderla di fatto dalla comunità europea».
«Chiediamo ai consoli di raccontare il nostro dramma ai propri Governi di riferimento, facendo in modo che la nostra battaglia trovi sostegno e consapevole condivisione di intenti non solo a livello locale, ma anche a Bruxelles diE’ infatti la Carta dei diritti dei cittadini europei che vogliamo citare: una carta che garantisce la libertà di movimento e che per i cittadini sardi rischia di restare una mera dichiarazione di principio, in assenza di misure reali a sostegno della mobilità».
|