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A.B. 7 luglio 2016
Costretta a prostituirsi, nigeriana fa arrestare il suo sfruttatore
Arrestato a Cagliari un 29enne nigeriano accusato di aver minacciato, terrorizzato con i riti voodoo, picchiato e costretto a prostituirsi una giovane connazionale
Costretta a prostituirsi, nigeriana fa arrestare il suo sfruttatore

CAGLIARI - Minacciata, terrorizzata con i riti voodoo, picchiata e costretta a prostituirsi. È una storia di sofferenza e di paura quella di una 24enne nigeriana salvata dalla Polizia e dalla Caritas con l'arresto del suo sfruttatore. In manette è finito un 29 anni connazionale, residente da tempo in Italia. L'uomo è accusato di violenza, minacce, lesioni e sfruttamento della prostituzione. Le indagini della locale Squadra Mobile, coordinate dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, sono scattate una decina di giorni fa, quando la Questura di Cagliari ha ricevuto la segnalazione da parte dell'associazione antitratta della Caritas, che da sempre collabora con la Polizia, relativa ad una ragazza che chiedeva aiuto.

La nigeriana era partita dal paese di origine il 28 marzo, con la promessa di una vita migliore, la possibilità di studiare e trovare un lavoro. Era rimasta in Libia quattro mesi prima di salire su un barcone alla volta dell'Italia, poi era andata a Milano, i primi di giugno. Da qui a Bergamo, dove il 29enne era andata a prenderla per portarla in Sardegna. Ma una volta arrivata a Cagliari, il miraggio di una vita migliore si è trasformato in un incubo. La giovane è stata costretta a prostituirsi in Viale Monastir. Veniva minacciata costantemente, picchiata quando non guadagnava abbastanza o si rifiutava di andare in strada. Terrorizzata dal quel rito voodoo che aveva fatto prima di partire e che avrebbe portato alla morte di una zia se non avesse continuato a vendere il proprio corpo. La giovane è stata avvicinata dall'Unità di strada della Caritas, ma inizialmente non ha raccontato cosa le stava accadendo. Solo dopo alcuni giorni, dopo essere stata picchiata ancora una volta, ha chiesto aiuto allo sportello d'ascolto della Caritas.

La segnalazione è immediatamente arrivata alla Squadra Mobile, che dopo una serie di verifiche ha bloccato il presunto aguzzino. Nella sua abitazione, ad Assemini, sono stati trovati profilattici, parrucche e tutto l'occorrente per le prostitute. Recuperato anche un foglio di carta con su scritti i nomi delle lucciole controllate ed i guadagni giornalieri. Ora, la 24enne si trova in una struttura protetta. «Da oggi, per la ragazza si apre una nuova vita - ha evidenziato il dirigente della Mobile Fabbrocini all'agenzia di stampa Ansa - noi proseguiremo nei nostri controlli cercando di arginare il fenomeno. Questo risultato è frutto di una collaborazione con la Caritas che dura da tempo».



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