Ci sarebbero frasi a sfondo razziale e minacce dietro la rissa scoppiata ieri mattina in Piazza Yenne, al termine della quale due persone sono state trasportate in ospedale, una in gravi condizioni
CAGLIARI - Ci sarebbero frasi a sfondo razziale e minacce dietro la rissa scoppiata ieri mattina (mercoledì) in Piazza Yenne
[LEGGI], a Cagliari, al termine della quale due persone sono state trasportate in ospedale, una in gravi condizioni. Agli arresti domiciliari con l'accusa di rissa e lesioni aggravate sono finiti un 30enne ed un 43enne. Quest'ultimo, è attualmente ricoverato all'ospedale Brotzu con un trauma cranico, ma non è in pericolo di vita.
Affidato al fratello, con l'obbligo di non lasciare l'abitazione, invece, il 17enne senegalese coinvolto nella rissa. Gli agenti della Squadra Mobile hanno ricostruito quanto accaduto. Il 30enne avrebbe raggiunto Piazza Yenne in auto, insieme alla moglie ed al figlio e, mentre parcheggiava, sarebbe stato avvicinato dal senegalese, che gli avrebbe chiesto un'offerta per il parcheggio. I due avrebbero quindi iniziato a discutere. L'italiano avrebbe dunque insultato, minacciato e schiaffeggiato il senegalese che, spaventato, è fuggito, chiamando il 113 e segnalando l'accaduto. Nel frattempo il 30enne si è allontanato, ha contattato telefonicamente il suo amico ed i due sarebbero tornati in zona per regolare i conti, portandosi una spranga.
I due italiani hanno inseguito (uno in automobile e l'altro a piedi) il senegalese, riuscendolo a bloccare. Tra l'immigrato ed il 30enne è scoppiata una colluttazione. Il 17enne è stato ferito con la spranga, poi è riuscito a disarmare il suo aggressore e ha colpito con la spranga il 43enne in testa. Sul posto, sono arrivati gli agenti della Volante, gli uomini del Reparto Prevenzione Crimine e quelli della Squadra Mobile, che ha avviato le indagini. Sono stati sentiti alcuni testimoni, uno dei quali ha in parte confermato il racconto del senegalese in merito agli insulti a sfondo razziale.