Occhi puntati sul Consiglio di Stato del 17 novembre. Slitta ancora l'avvio del nuovo appalto per la nettezza urbana di Alghero al gennaio 2017. Nel frattempo, s'intensificano gli sforzi per garantire il decoro, ma non mancano i disservizi
ALGHERO - Continua la battaglia a suon di carte bollate ad Alghero per la gestione dell'appalto da circa 60milioni di euro (sette anni) per la raccolta integrata dei rifiuti urbani. Il 2016 sarà l'ultimo anno in cui la ditta svolgerà in regime di proroga il servizio con risultati tutt'altro che accettabili. Un
incubo l'ha definito più volte il
Quotidiano di Alghero, che sul fronte ambientale ha sempre denunciato il mix esplosivo tra disservizi e ritardi imputabili alla gestione, l'incuria e le sregolatezze attribuibili a residenti e turisti. Una terribile escalation di inefficienza e maleducazione, che dal 2006 fotografa il territorio [
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In attesa del doppio pronunciamento del Consiglio di Stato (atteso per il 17 novembre) sui ricorsi intentati dalla società
De Vizia Transfer Spa sulla decisione del Tar Sardegna del 26 giugno 2016, che confermava la piena validità del bando di gara [
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Ambiente 2.0, che impugna l'annullamento (sempre disposto dal Tar il 26 giugno) dell'iniziale aggiudicazione in proprio favore e la contestuale nuova assegnazione alla
Ciclat [
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Ambiente 2.0 ha anche impugnato dinnanzi al Tar Sardegna la determina dirigenziale n.1286 del 27 giugno 2016 con l'Ufficio servizi integrati igiene urbana, che prendeva atto delle risultanze della sentenza del Tar Sardegna dichiarando l’esclusione del consorzio Ambiente 2.0 Scarl dalla procedura aperta per l’affidamento del servizio di raccolta integrata dei rifiuti urbani e servizi connessi nel Comune di Alghero [
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Sara così la
EnergeticAmbiente Srl, in esito alla formalizzazione dell’affitto dell’azienda da parte di
Aimeri Ambiente Srl avvenuto nei mesi scorsi, a svolgere il servizio fino a metà gennaio 2017. La
Ciclat, infatti, a cui è stato affidato in via definitiva il nuovo appalto settennale, qualora il Consiglio di Stato dovesse confermare le risultanze del Tar, avrà sessanta giorni per accantierarsi, acquistare i mezzi, le attrezzature e subentrare alla ditta che da numerosi anni svolge (in modo discutibile e con grosse polemiche per la qualità del servizio, solo ultimamente un minimo migliorato) la gestione dei rifiuti in città.