Mariangela Pala
12 ottobre 2016
Stintino: 50 volontari per ripulire il sito Sic
Oltre 50 persone amanti della natura e della bellezza hanno partecipato sabato 8 ottobre alla passeggiata nel sito Sic “Coste e Isolette a Nord Ovest della Sardegna” a Stintino. L’evento è stato organizzato da 6 associazioni (Cai, Italia Nostra, Lipu, Legambiente, Quattro zampe e Wwf)

STINTINO - Oltre 50 persone amanti della natura e della bellezza hanno partecipato sabato 8 ottobre alla passeggiata nel sito Sic “Coste e Isolette a Nord Ovest della Sardegna” a Stintino. L’evento, organizzato da 6 associazioni (Cai, Italia Nostra, Lipu, Legambiente, Quattro zampe e Wwf) ha permesso di far apprezzare ai partecipanti la bellezza dei luoghi attraversati nella passeggiata, ma anche di scandalizzarsi per come questi sono maltrattati dall’incuria e dalla inciviltà dei suoi attuali frequentatori.
Nel viaggio di ritorno, infatti, sono stati raccolti decine di sacchi di immondizia solo in parte portati a spiaggiarsi dal mare. «In modo “differenziato” abbiamo raccolto decine di bossoli di cartucce lasciati sul posto dai cacciatori, - raccontano i volontari - che pure avrebbero l’obbligo di raccoglierle, e a buon prezzo perfino una scatola di confezione dei bossoli. Non è stato possibile, invece, raggiungere alcune calette accessibili solo via mare a loro volta contaminate da plastica e rifiuti di ogni genere, molti chiaramente riconducibili alle attività di pesca».
«Ovviamente abbiamo fatto quello che potevamo, ma sarebbe indispensabile organizzare in modo non volontaristico una operazione di pulizia del sito che, - proseguono - come tutti i partecipanti hanno potuto apprezzare, presenta scorci panoramici e presenze floreali e faunistiche pressoché uniche». Per far si che il Sic sia valorizzato e difeso da chi lo compromette con l’attività venatoria i volontari continueranno fino al raggiungimento dell’obiettivo. «In particolare ci rivolgiamo alla amministrazione comunale di Stintino e all’Assessorato all’Ambiente della Regione che hanno gli strumenti per far si che questo angolo di bellezza venga messo a valore per sviluppare una proposta di turismo sostenibile».
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