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Red 12 novembre 2016
«Marcia sindaci, inizia la vera Vertenza Sardegna»
Questa la prima dichiarazione del capogruppo dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici in Consiglio Regionale Attilio Dedoni a margine dell’incontro con i sindaci avvenuto ieri mattina a Cagliari
«Marcia sindaci, inizia la vera Vertenza Sardegna»

CAGLIARI - «Con la marcia dei sindaci su Cagliari e il successivo confronto tra i primi cittadini e i capigruppo consiliari si può dire che oggi abbia preso il via la vera vertenza con lo Stato per rivendicare un’Autonomia realizzata nei fatti e non confinata sulla carta come è stata fino ad ora. Un’Autonomia che appartiene a tutti i sardi e quindi a tutti i loro rappresentanti istituzionali, non soltanto alla Regione che se ne è sempre fatta portabandiera con risultati invero modesti, ma a chi rappresenta quei territori e quelle comunità che ogni giorno patiscono sulla loro pelle gli effetti dell’abbandono da parte dello Stato e, ahimè, anche della stessa Regione», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici in Consiglio Regionale Attilio Dedoni a margine dell’incontro con i sindaci avvenuto ieri mattina (venerdì) a Cagliari [LEGGI].

«L’Autonomia realizzata non è fatta di dichiarazioni di principio ma di risorse realmente spendibili e di interventi concreti che consentano di superare la condizione di arretratezza e sottosviluppo che investe la Sardegna - prosegue Dedoni - Un’Autonomia che è fatta di trasporti efficienti, infrastrutture adeguate ai tempi, diritto alla salute e all’istruzione, superamento dei problemi di approvvigionamento idrico, mitigazione del rischio idrogeologico: tutte iniziative per le quali è necessario investire, mentre a Roma e a Cagliari si continuano a tagliare i fondi e nelle casse degli enti locali c’è un tesoretto quantificabile in decine o più probabilmente centinaia di milioni di euro che, a causa dell’accordo Stato-Regione per l’introduzione del cosiddetto "bilancio armonizzato", non è consentito spendere nonostante si tratti di risorse già disponibili il cui impiego, pertanto, non produrrebbe indebitamento».

«Riconoscere come legittime le rivendicazioni della Sardegna è dare una vera attuazione al nostro Statuto, non presentarsi nell’Isola nel pieno della campagna referendaria per firmare accordi-spot con la Giunta Regionale o con i sindaci delle grandi città, come vuole fare il premier Renzi - conclude il capogruppo - Intanto, le aree interne e periferiche continuano ad essere lasciate ai margini, in barba agli impegni e ai ‘Master Plan’ vagheggiati dal presidente Pigliaru, che finora hanno prodotto solo chiacchiere e propaganda elettorale».

Nella foto: il consigliere regionale Attilio Dedoni
16:35
Pochi sorrisi dietro le quinte. In tutti gli schieramenti e partiti si iniziano a fare calcoli: legislatura segnata in Sardegna e il Partito democratico è quello più esposto



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