Red
16 novembre 2016
Anci: Deiana scrive ai sindaci
«Si può votare leader unitario, ecco come fare». Il primo cittadino di Bortigiadas ha scritto ai colleghi di tutta la Sardegna per l´accordo su programma e pari rappresentanza

CAGLIARI - «Lascio aperta la mia disponibilità a confrontarmi nel voto con uno o più candidati e, nel caso mi venga espressamente richiesto, a fare un passo di lato (insieme all'altro competitore del 23 settembre) per agevolare una soluzione unitaria, condivisa e altrettanto democratica». Fa la sua mossa il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana, candidato, insieme al primo cittadino di Bitti Giuseppe Ciccolini, alla presidenza di Anci Sardegna per il dopo Pier Sandro Scano. L'assemblea per l'elezione del presidente è convocata per dopodomani, dopo quella del 23 settembre sospesa nel caos (Ciccolini aveva raggiunto la maggioranza dei voti sui sindaci iscritti, ma non il quorum sugli effettivi votanti) ed il duello non è ancora sfociato in una soluzione. Da settembre, sono continuati i contatti tra i due sfidanti, entrambi dem, per una soluzione condivisa, come auspicato dallo stesso presidente dell'assemblea Mario Bruno, e oggi forse c'è una svolta.
Deiana ha deciso di scrivere una lettera ai 377 sindaci sardi in cui spiega la sua proposta, basata su tre punti e rilanciata dall'agenzia di stampa Dire. Primo: la convocazione di una pre-assemblea programmatica «che individui i cinque temi su cui si può trovare un larghissimo consenso. Per parte mia mi sento di indicare: indipendenza dell'associazione da partiti e governi (nazionali o regionali); piena affermazione dell''autonomia speciale della Sardegna attraverso la riscrittura del nuovo Statuto». E sulla finanza locale, «contrasto alle norme sul bilancio armonizzato, salvaguardia e aumento del fondo unico sulla base dell'aumento delle entrate fiscali, e azioni innovative» contro lo spopolamento, «politiche di sviluppo delle aree interne e piena integrazione fra aree urbane e aree rurali; modifica della normativa sulle funzioni associate col rilancio dell''autonomia comunale e la volontarietà delle stesse».
Secondo punto: l'elezione di una commissione, politicamente e territorialmente rappresentativa, «col compito di costruire una lista unitaria che abbia le caratteristiche di rappresentare i territori, i generi (con particolare attenzione al genere meno rappresentato nelle istituzioni sarde) e il pluralismo politico. Tutte le Unioni dei Comuni, le Comunità montane, le reti metropolitane e la Città metropolitana, devono essere rappresentate e ci deve essere l'inderogabile ricerca della parità uomo-donna all'interno degli organismi. Deve essere garantito poi il pluralismo politico attraverso le proposte che arrivino dai territori e non dai partiti politici». Infine, «dopo aver costruito dalle fondamenta le ragioni dello stare insieme col pieno riconoscimento delle posizioni di tutti sul programma e sulla rappresentanza» si va «a una votazione, serena e democratica, sul presidente per decidere, in maniera democratica, appunto, chi meglio interpreta le ragioni di un'unità sostanziale e non solo di facciata». Alla votazione, per Deiana, «devono partecipare i due candidati del 23 settembre e, per parte mia, non ho preclusioni di sorta rispetto a candidature aggiuntive e o di sintesi». Questa è «la mia proposta che fa prevalere la dignità politica, la linearità del percorso e il bene superiore della nostra associazione – conclude - ai sindaci della Sardegna, ora, spetta la valutazione consapevole e il giudizio su questa ed altre proposte che eventualmente emergeranno in Assemblea».
Nella foto: Emiliano Deiana
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