Sergio Ortu
23 novembre 2003
Storia di Pako, salvato dai combattimenti clandestini
Il pastore tedesco, ritrovato nelle campagne di Sassari, raccolto da Eva Bianchi dirigente della sezione algherese della Lega per la difesa del Cane

Gli hanno mozzato coda e orecchie, tinto il pelo con una bomboletta di colore rosso e poi bastonato chissà quanto. E’ la storia di Pako uno sfortunato “pastore tedesco” di circa due anni che per disgrazia è finito come tanti altri cani nelle mani di persone appartenenti, non si sa per qualche motivo al genere umano, che senza scrupoli lo hanno violentato con la cattiveria più brutale per poi avviarlo probabilmente al giro clandestino dei combattimenti tra cani. Il caso fortuito ha però permesso a Pako di fuggire. E grazie ad alcuni volontari animalisti che lo hanno trovato in una località nelle campagne di Sassari, ora si trova tra le amorevoli cure di Eva Bianchi dirigente della sezione algherese della Lega per la difesa del Cane. Seguito dai veterinari e sconfitto il timore verso gli uomini che lui inizialmente ha conosciuto terribilmente violenti, adesso Pako è pronto ad essere adottato da qualcuno che finalmente le possa voler bene. Per chi fosse interessato può chiamare lo 079/950148.
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