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Cor 19 aprile 2007
Piano strategico, mancata approvazione: Vittorio Curedda critico
Con la chiusura dei lavori del consiglio comunale insieme agli altri punti all´ordine del giorno è tramontato anche il Piano Strategico Alghero 2020
Piano strategico, mancata approvazione: Vittorio Curedda critico

ALGHERO - La mancata approvazione da parte dell'amministrazione Tedde del piano strategico Alghero 2020 scatena la protesta del centrosinstra che in una nota a firma di Vittorio Curedda definisce vergognosa la chiusura dei lavori del consiglio comunale, in cui, insieme agli altri punti all'ordine del giorno, anche il Piano Strategico Alghero 2020 è tramontato senza giungere a Palazzo Civico. «Questo importante strumento di programmazione, finanziato dall'Ue, è costato più di un anno di lavoro a numerosi tecnici, che hanno contribuito alla creazione di un'ipotesi di Alghero del futuro, proprio come accaduto nei vicini paesi di Portotorres, Sassari, ma anche a Barcellona -denuncia Curedda- solo che nelle altre realtà dove si è messa in campo questa azione programmatoria una in particolare è stata la parola chiave: partecipazione». Nella redazione del Piano Strategico Alghero 2020 l'amministrazione si sarebbe invece limitata, secondo il candidato sindaco, a coinvolgere “attori sociali”, ovvero alcune organizzazioni del territorio e le associazioni di categoria, mentre per i comuni cittadini non sarebbe stata predisposta alcuna vera politica di ascolto. «Alghero 2020 dimostra come il centrodestra, a causa di una reticente negligenza politica, si rifiuti ostinatamente di ascoltare la popolazione -inclaza Vittorio Curedda- allo stesso tempo, il mancato approdo del Piano in consiglio comunale, pur se privo del fondamentale apporto dei singoli cittadini, è il segno di come l'amministrazione sia affetta da una grave allergia verso qualsiasi atto che abbia anche solo la parvenza di un regolamento». Una città figlia dunque di una politica che ascolta gli interessi di pochi e zittisce la voce dei tanti, secondo il centrosinistra, che si ripromette di riportare l'asse delle istituzioni dalla parte dei cittadini. «Punti caratterizzanti del programma quali l'approvazione di piani regolatori come il Puc, il Put, o il Piano Regolatore del Porto, ma anche il riconoscimento istituzionale dei comitati di quartiere, o il bilancio partecipato -conclude Curedda- sono tutti strumenti propri del centrosinistra che restituiranno la città agli algheresi, e lo faranno con regole condivise e uguali per tutti».

Nella foto d'archivio la presentazione del piano



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