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Red 23 dicembre 2016
Rifiuti: approvato l’aggiornamento del Piano regionale
«Un futuro con meno rifiuti, meno impatti ambientali e più mestieri verdi», dichiarano il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l´assessore regionale della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano
Rifiuti: approvato l’aggiornamento del Piano regionale

CAGLIARI - La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato oggi (venerdì) l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti. «Il Piano risaliva al 2008 e occorreva un aggiornamento migliorativo per rispondere ai più ambiziosi obiettivi di economia circolare, nel rispetto della normativa europea e a beneficio della Sardegna», dichiara il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru sull’aggiornamento del documento. «Con il Piano, che è rigorosamente fondato sulla gerarchia comunitaria della gestione dei rifiuti, mettiamo la Regione nelle condizioni di fare la propria parte per contribuire in Europa alla transizione verso un’economia verde e a basse emissioni. Nello stesso tempo promuoviamo le filiere del riciclo a partire da un’efficiente raccolta differenziata sino ad arrivare alla produzione di materie e prodotti riciclati – conclude Pigliaru - favorendo la nascita di mestieri verdi e occasioni di lavoro per i sardi».

Punto cardine nell’aggiornamento del Piano una puntuale ed attenta progettazione di raccolte differenziate ad alta efficienza, che consentano di intercettare già a livello domiciliare frazioni di rifiuto (frazione organica, carta, cartone, plastica, vetro, alluminio e legno) a basso grado di impurità, da inviare direttamente al riciclo. «Si tratta di un aggiornamento virtuoso con obiettivi molto sfidanti ed assai coerente con le normative europee. Miriamo innanzitutto a diminuire i quantitativi prodotti e la pericolosità dei rifiuti e ad accrescere il riutilizzo dei rifiuti urbani, oltre che il riciclaggio - spiega Spano - Non meno importante è il raggiungimento della minimizzazione degli impatti ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti e la creazione di mestieri verdi in Sardegna. L’Isola ha dimostrato di essere virtuosa nel panorama nazionale della raccolta differenziata posizionandosi al settimo posto con il 56,4percento. Grazie all’attenta progettazione fatta sarà invece possibile raggiungere a fine 2022 più alti obiettivi di raccolta differenziata, fissati alla soglia dell’80percento. Sul fronte della vigilanza, non verrà meno l’attenzione degli organismi di controllo agli impatti prodotti da ogni impianto perché uno sviluppo è davvero sostenibile se rispetta l’ambiente. Lo faremo – conclude l'assessore – anche nel caso delle filiere dello smaltimento».

Gli scenari non prevedono un terzo termovalorizzatore in Sardegna e, per il periodo transitorio, si farà ricorso ai soli impianti esistenti di Macchiareddu e Tossilo, con tendenza a ulteriore riduzione del fabbisogno di termovalorizzazione. Infatti, sulla base delle elevate percentuali di raccolta differenziata da raggiungere, l’aggiornamento del Piano regionale minimizza ulteriormente l’apporto dello smaltimento ad una quota ridotta del rifiuto urbano. Nello specifico, le analisi eseguite evidenziano che la frazione secca residua potrà essere direttamente sottoposta a termovalorizzazione, riducendo il conferimento in discarica (destinate a scomparire per la normativa europea) ai rifiuti non recuperabili energeticamente e non valorizzabili.

Molteplici gli scopi contenuti nel piano, a partire dalla riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Si punta all’aumento sia del riutilizzo, sia del riciclaggio dei rifiuti urbani ed alla riduzione degli smaltimenti in discarica. Quindi, alla minimizzazione del recupero energetico dai rifiuti residuali, degli impatti ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti. Per raggiungere gli obiettivi è previsto un ventaglio di azioni che vanno dal completamento della transizione delle raccolte dei rifiuti verso il porta a porta, per limitare i conferimenti impropri di rifiuti speciali nel circuito dei rifiuti urbani, ad una serie di iniziative di informazione sensibilizzazione sulla prevenzione della produzione dei rifiuti (compresa la riduzione dello spreco alimentare, l’incentivazione del riutilizzo di beni prima che diventino rifiuti). Si continuerà il percorso virtuoso degli acquisti pubblici ecologici e si passerà finalmente dalla tassa alla tariffa puntuale.

Nella foto: l'assessore regionale Donatella Spano
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