Luigi Coppola
1 maggio 2007
Ad Alghero il gospel bianco di Norvegia
Straordinaria esibizione al teatro Civico di Kristin Asbjornsen. La straordinaria voce norvegese conquista il pubblico algherese. Accompagnata da tre ottimi musicisti racconta uno struggente viaggio danzante fra spiritual africani e country jazz con un’impressionante potenza vocale

ALGHERO – Il teatro Civico si conferma luogo privilegiato per incontri cult, ambiente ideale per gustare grazie alla particolare acustica, musica d’essay. Così dopo il concerto di Mario Venuti, l’incontro musicale con uno straordinario quartetto di musicisti assume i temi di una serata eccezionale. Inserita nel palinsesto Festivalguer, torna ad esibirsi in Sardegna Kristin Asbjornsen. La cantante e compositrice norvegese, per la prima volta ad Alghero ha incantato il raccolto pubblico algherese con un’ora di emozioni ed impressionanti voci. Scoperta dal pubblico sardo in occasione della prima edizione dell’European Jazz Expo a Cagliari, la cantante scandinava ha proposto un repertorio tratto dal suo ultimo lavoro “Wayfaring Stranger – A Spiritual songbook”. Lo scorso anno le sue produzioni hanno riscosso un notevole successo di pubblico: Kristin ha una voce unica che rievoca la calma del mare grazie ad una particolare maestria nell’uso delle tonalità soavi e dolcemente basse ed ad una grande capacità di alternare suoni naturali a luminose distorsioni attraverso complesse tecniche di canto. Il suo suono è ricco di contrasti e dinamiche a tratti fortemente malinconico ma che esprime sempre e comunque una grande energia. Ha collaborato in molti album e ha partecipato ad una serie di tour e festival in Europa, fino ad oggi principalmente ha concentrato il proprio lavoro nel gruppo dei Dadafon e Kroyt dove ha il ruolo di compositore oltre a cantare nel coro. Nello scrivere le sue liriche Kristin si ispira a poemi Vittoriani e contemporanei. Un viaggio ammaliante che trae origine nelle orazioni spiritual salmodiati dagli schiavi africani, importati in America. Una tradizione orale che parte dagli inizi del Diciassettesimo secolo e si fonde con le tendenze country jazz d’oltreoceano di fine Novecento. Scalza e danzante per l’intera esibizione, Kristin è supportata da tre ottimi musicisti: Jostein Ansnes e Jarie Bernhoft formano la sezione acustica al basso e chitarre, oltre un ottimo controcanto. Knut Aalefjaer alle percussioni è il braccio portante del canto di Asbojrnsen. Caldo e avvolgente tipico dello spiritual afro, pronto a divenire impetuoso e di spessore, raggiungendo estensioni vocali impressionanti. La cantante norvegese salirà il Primo Maggio alle 17,30 anche sul palco del “Parco di Villa D’Orri” a Sarroch (Ca) per stupire ancora il pubblico cagliaritano (ingresso gratuito). Quando l’incontro dopo il concerto è ancora scalza, sorridente e disponibile. Il mio inglese è piuttosto elementare rispetto al suo americano fluente e gioioso, desideroso forse ancora di cantare. Le chiedo: Possiamo pensare che la tua musica è un felice incontro fra gli spiritual afro e le sonorità popolari country americane. Ascoltandoti ho pensato molto a Young, Crosby, Bob Dylan. Che ne pensi?. Sorride e spiega. «Si forse è possibile. La musica è piena di tendenze e quelle fonti sono importanti». In Norvegia conoscete la musica italiana, c’è qualche artista italiano che ti colpisce particolarmente? Sorride ancora. «Non saprei su questo non mi trovi preparata». Nel simpatico congedo, un bel gesto di stima e ospitalità tutta sarda. La singer scandinava incassa i complimenti e l’abbraccio affettuoso di Franca Masu, anche lei conquistata dalla voce di Kristin. Cosa sarebbe successo vederle insieme sul palco…
Nella foto: Kristin Asbbjornsen sul palco del Civico
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