P.P.
8 maggio 2017
Renato Soru assolto, esultanza Dem
Per tre capi d´imputazione Soru è stato assolto con la formula perché il fatto non costituisce reato, per altri due perché il fatto non sussiste. Il segretario Pd, Cucca: Da avvocato e garantista ho atteso con fiducia l’esito del processo e la pronuncia odierna dimostra ancora una volta che bisogna credere nella giustizia

CAGLIARI - Renato Soru è stato assolto in appello dall'accusa di evasione fiscale. Il patron di Tiscali, presente in Tribunale a Cagliari alla lettura della sentenza, era stato condannato in primo grado a tre anni. La Corte presieduta da Claudio Gatti ha accolto in pieno la richiesta di assoluzione sollecitata dal sostituto procuratore generale Giancarlo Moi. Per tre capi d'imputazione Soru è stato assolto con la formula perché il fatto non costituisce reato, per altri due perché il fatto non sussiste.
Unanime soddisfazione per la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Cagliari in casa Partito democratico (in occasione della condanna in primo grado Soru aveva lasciato la segreteria). Per il Segretario Giuseppe Luigi Cucca: «Da avvocato e garantista ho atteso con fiducia l’esito del processo e la pronuncia odierna dimostra ancora una volta che bisogna credere nella giustizia e attendere con coraggio che faccia il suo corso».
Per il senatore Silvio Lai, l'assoluzione è davvero una bella notizia. «Sul piano politico è poi una bella notizia anche per il Partito Democratico per quello che lui rappresenta come dirigente e membro autorevole della nostra comunità politica. Non è semplice credere con fermezza nel corso della giustizia quando strumentalmente la macchina del fango emette già la condanna definitiva. Davvero felicitazioni sincere».
Il capogruppo Pd in consiglio regionale, Pietro Cocco dice di non aver mai avuto dubbi sull'innocenza di Renato Soru. Perchè conosco bene Soru, conosco la sua levatura morale e il suo spessore. Sono molto felice sopratutto per lui. «Ricordo poi che Soru si è dimesso da segretario regionale del Pd subito dopo la condanna: oggi è stata dimostrata la sua totale estraneità ai fatti per i quali era stato accusato e per questo bisogna sempre attendere tutti i gradi di giudizio prima di dare sentenze affrettate» sottolinea Cocco.
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