Mariangela Pala
8 giugno 2017
Festha Manna: «una festa riuscita solo a metà»
«L’edizione 2017 della "Festha Manna" sarà ricordata tra quelle meno partecipate e più malinconiche degli ultimi cento anni». Il consigliere comunale sardista Davide Tellini attacca sul “rinnovamento e le idee nuove” del programma della festa patronale

PORTO TORRES - «L’edizione 2017 della "Festha Manna" sarà ricordata tra quelle meno partecipate e più malinconiche degli ultimi cento anni». Il consigliere comunale sardista Davide Tellini attacca sul “rinnovamento e le idee nuove” del programma della festa patronale così come proposte dall’amministrazione comunale, «una festa che deve e può tornare ad essere la summa delle nostre aspettative in ossequio alla tradizione ed alla sua memoria laica e religiosa».
In via sperimentale «si potevano delocalizzare le bancarelle in modo da permettere una organizzazione migliore dei servizi, evitando problemi di decoro urbano e i cumuli di rifiuti, talvolta nauseabondi, insomma tutto il corredo, visibile ed invisibile che poteva essere evitato». Per il consigliere Tellini «nonostante il flop dello scorso anno sulla disponibilità di stalli nelle vie limitrofe al corso (via Libio) l'amministrazione ha voluto insistere nel progetto, la cui riuscita possiamo definirla completamente fallimentare».
Sull’esito negativo della Festha Manna «riuscita solo a metà» il consigliere sottolinea che «a causa delle tensioni sindacali tra il personale ed i vertici politici pentastellati, la festa non è stata presidiata come da consuetudine, creando parecchi disagi sia alla circolazione che alla sicurezza delle persone che hanno partecipato alla processione». I cavalli che hanno partecipato alla processione sono stati disturbati dal volume alto della musica del luna park Matherland.
Nella programmazione degli eventi il consigliere Tellini lamenta il mancato confronto con i consiglieri in sede di commissione competente. «L'organizzazione degli eventi, non condivisi con la commissione è stata approssimativa - sottolinea l’esponente sardista - e non certamente adeguata a quella che è la festa dei turritani. Anzi, proprio il giorno della Festa Grande, nessun evento di cartello è stato inserito nel programma. A tamponare le falle dell’organizzazione ci hanno pensato i privati cittadini con singole Iniziative, per le quali non hanno ricevuto un solo euro di ristoro. Con loro in futuro sarà necessario riprendere il dialogo perché sono una risorsa per la comunità».
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