A.B.
13 giugno 2007
"Benessere Animale", ancora ritardo sui pagamenti

SASSARI - Ha il sapore delle beffa l’attesa da parte delle imprese agricole per i pagamenti del “Piano di Sviluppo Rurale 2006”. «Prendono tempo promettendo pagamenti in tempi rapidi quando ancora oggi non è dato sapere una ipotetica data dell’erogazione dell’indennità compensativa», spiegano Giommaria Sassu e Gianni Vacca, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Sassari: «A fine Maggio, la Regione ha stanziato sessantaseimilioni di euro per saldare gli impegni finanziari derivati dall’adesione al bando della “misura F–Benessere degli animali” e “misura E–Indennità Compensativa”, impegni che dovevano essere chiusi al 31 Dicembre 2006». Nonostante le pressioni delle organizzazioni di categoria, e di Coldiretti in particolare, a metà Giugno sono ancora centinaia gli allevatori della provincia di Sassari che attendono il pagamento del premio dovuto. «A questo punto non è più possibile attende oltre – aggiunge Vacca – diventa necessario un intervento forte della Regione presso l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, non è accettabile che l’assessorato compente sfugga alle sue responsabilità, lasciando gli imprenditori agricoli e zootecnici privi di un autorevole sostegno politico nei confronti dell’ente erogatore». La misura, deliberata dalla Giunta regionale lo scorso anno alla luce della decisione della Commisione europea che ha acconsentito alle modifiche apportate al “Piano di Sviluppo Rurale” della Regione 2000/2006, è uno dei punti più importanti nella politica di miglioramento della qualità delle produzioni ovi-caprine ed è coerente con la politica di filiera sancita dall’accordo per il comparto ovi-caprino del 15 Aprile 2005. La somma di diciannoveeuro e venticinque centesimi per ogni capo è finalizzata a compensare i maggiori costi sostenuti in seguito all’adozione di tecniche di gestione che consentano di migliorare il benessere degli animali e di ottenere allo stesso tempo un latte di elevata qualità. «L’azione – spiegano i dirigenti di Coldiretti – ha interessato oltre duemilioni di capi ovi-caprini e la spesa massima per la sua attuazione era stimata per la prima annualità in circa quarantottomilioni di euro. In sede di notifica della nuova azione all’Unione europea, la Regione ha previsto di attivare propri finanziamenti supplementari per ventimilioni di euro complessivi». A distanza di sei mesi, e mentre è in corso la conferma dell’impegno per la seconda annualità, ancora gli allevatori attendono notizie da Agea e dalla Regione, che si è resa garante dell’impegno economico davanti alle imprese sarde. «Questi sono soldi preziosi come l’aria - conclude il presidente di Coldiretti – siamo arrivati ad una situazione che ormai è insostenibile e che arriva a pochi giorni dalle scadenze dei mutui delle aziende. Come se non bastasse, ora si è anche aggiunta la recente fotografia che deriva dal rapporto della Banca d’Italia sull’economia dell’isola nel 2006, nel quale l’agricoltura è il settore economico più in difficoltà, con un crollo che supera il diecipercento: zootecnia e produzioni sono ai minimi storici e la possibilità di ottenere un sostegno per la qualità delle produzioni di chi ha deciso di restare in campagna, oggi, più che mai, è divenuto indispensabile».
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