Red
11 luglio 2017
Cala il sipario su Parole di Grazia, Parole su Grazia
Quarto ed ultimo appuntamento con la manifestazione organizzata dall’Istituto superiore regionale etnografico. Giovedì sera, il Museo del costume, in Via A.Mereu 56, a Nuoro, Marcello Fois presenterà il suo “Quasi Grazia”

NUORO - Per l’ultimo appuntamento con il ciclo di presentazioni editoriali dedicate dall’Istituto superiore regionale etnografico a Grazia Deledda, giovedì 13 luglio, Marcello Fois presenterà il suo “Quasi Grazia”. L’incontro, programmato per le ore 19.30, si svolgerà a Nuoro, nel cortile superiore del Museo del costume, in Via A.Mereu 56 e sarà preceduto dal saluto del presidente dell’Isre Giuseppe Matteo Pirisi. Dialogherà con l’autore, Angela Guiso. Gli attori di Sardegna Teatro, Lia Careddu e Valentino Mannias, leggeranno alcuni brani tratti dall’opera.
Fois, scrittore, vive a Bologna da molti anni. Laureato in Italianistica, è un autore prolifico, non solo in ambito letterario, ma anche nel campo teatrale, radiofonico e della fiction televisiva. Esordisce nel 1992 con il romanzo “Picta” (vincitore del Premio Italo Calvino) e “Ferro recente”. A questi sono seguiti numerosi altri libri (ed altri premi). Nel 2009, con “Stirpe” (Einaudi), avvia la trilogia sulla famiglia nuorese dei Chironi, che si conclude, passando per “Nel tempo di mezzo” (Einaudi 2012, finalista al Premio Strega ed al Premio Campiello), con “Luce perfetta” (Einaudi 2015). Con Giulio Angioni e Giorgio Todde è fra i fondatori del festival letterario “L'isola delle storie” di Gavoi.
Tre momenti della sua vita lontani decenni l'uno dall'altro: il giorno in cui Grazia lascia la Sardegna e tutto quello che rappresenta, il giorno in cui vince il premio più prestigioso al mondo ed il giorno in cui un dottore la guarda negli occhi per trovare parole che non facciano troppo male. In mezzo, la vita tutta. Ed è seguendo con calore quella vita che questo libro non smette mai d'interrogarsi sulla scrittura, l'amore coniugale, il ruolo della donna ed il senso del fare artistico. Nuoro, 1900: Grazia non ha neppure trent'anni quando decide di trasferirsi a Roma con il marito. La città eterna sembra chiamarla, o forse sfidarla: contro il parere della famiglia, la giovane Deledda si getta a capofitto nel mondo. Stoccolma, 1927: è il pomeriggio che precede la consegna del Premio Nobel: in una camera del Grand Hôtel, marito e moglie si confrontano con tenerezza, entrambi stupefatti, su come sia possibile che la vita li abbia condotti alle soglie di quel giorno glorioso. Roma, 1935: in uno studio radiologico, un medico cerca di trovare le parole esatte per comunicare a una donna (che proprio delle parole ha fatto la sua forza) la ferocia del male che di lì ad un anno la porterà via. Marcello Fois illumina tre momenti decisivi della vita dell'autrice di Canne al vento, consegnandoci una storia di vocazione imbattibile, di tenacia assoluta, di fede cieca nel potere della scrittura. Un omaggio appassionato ad un'autrice troppo a lungo sottovalutata, che letta oggi rivela tutta la sua dirompente contemporaneità.
Nella foto: Marcello Fois
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