Red
27 luglio 2017
Lo Quarter diventa Young ed Indie
Da mercoledì 2 a lunedì 7 agosto, alle ore 18, per “Cinema delle terre del mare–Rassegna per cinefili in movimento”, spazio alle due sezioni dedicate al futuro

ALGHERO - “Cinema delle terre del mare–Rassegna per cinefili in movimento” sbarca a Lo Quarter di Alghero. Quest'anno, la sala conferenze all’ultimo piano di Largo San Francesco ospiterà stabilmente gli appuntamenti pomeridiani della manifestazione organizzata dalla Società Umanitaria Alghero e giunta alla settima edizione. La moltiplicazione degli eventi, degli spazi, degli ospiti, delle manifestazioni collaterali: tutto risponde all’obiettivo dichiarato, che Umanitaria condivide con Comune di Alghero e Fondazione Alghero, di trasformare nei prossimi anni la rassegna in un festival, facendo in modo che Cinema delle terre del mare rinverdisca i fasti del passato, quando la Riviera del corallo ospitava il Meeting internazionale del cinema, e rafforzi l’ambizione dello slogan “Alghero città del cinema”, dietro al quale si adoperano istituzioni, operatori culturali, cinefili e partner economici. Risponde a questa strategia anche la suddivisione in sezioni, con orari propri, proprie modalità di fruizione, propri luoghi. Lo Quarter al pomeriggio, per esempio, sarà la sede permanente delle sezioni “Young” ed “Indie”, che si alterneranno da mercoledì 2 a lunedì 7 agosto, con tre proiezioni ciascuna, tutte alle ore 18.
La sezione Young inizia mercoledì 2, con “Iqbal, bambini senza paura”, film italo-francese del 2015, di Michel Fuzellier e Babak Payami, consigliato a tutti. Iqbal è un ragazzino sveglio e con un innato senso di giustizia. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Con coraggio ed intraprendenza pianificheranno la fuga per riconquistare l’infanzia e la libertà. Venerdì 4, sarà proiettato “Oltre le nuvole: il luogo promessoci”, opera giapponese del 2004, suggerito ad un pubblico dai dieci anni in su. L’autore Makoto Shinkai ci riporta negli Anni Novanta ed in un Giappone immaginario, dove l’Hokkaido è occupato dall’Unione, che costruisce una torre smisurata. È un’arma in grado di trasformare il mondo in un universo completamente differente. Chiude il ciclo, domenica 6, “Short skin–I dolori del giovane Edo”, film di Duccio Chiarini girato tra Italia, Iran e Gran Bretagna, per un pubblico over16. Fin da piccolo, il 17enne Edoardo soffre di una malformazione al prepuzio che lo rende insicuro ed impacciato con le ragazze. Chiuso nel suo microcosmo asessuato, reagisce infastidito alle pressioni del mondo circostante. Tutti attorno a lui sembrano saper parlare solo di sesso.
Indie esordirà giovedì 3, quando sarà proiettato “Il presagio del ragno”, film del 2015 di Giuseppe Casu, che sarà in sala tra il pubblico. Reti, zavorre, cavi ed ancore. Sguardi, gesti, silenzi e risa. Attesa paziente e sforzo finale. Nel respiro di un tempo senza tempo, tra terra e mare, un nucleo compatto di uomini configura la trama di un’avventura che perdura da sempre: la pesca del tonno rosso. Sabato 5, si prosegue con “La concorrente”, girato tra Italia e Spagna nel 2016. Il regista è Alberto Diana, che interverrà insieme alla protagonista Francesca Ena. Francesca è una donna, una madre ed una lavoratrice che lotta ogni giorno per sopravvivere in Sardegna, una delle regioni italiane più colpite dalla crisi. Per far fronte alle proprie difficoltà economiche, tenta la sorte e si iscrive ad un quiz televisivo. L’ultimo appuntamento pomeridiano di Cinema delle terre del mare 2017 è con “Between sisters”, una produzione 2015 divisa tra Italia, Belgio e Qatar. Ci saranno il regista Manu Gerosa e la protagonista Ornella Boldrini. Ornella e Teresa, due sorelle, hanno passato la vita a prendersi cura a vicenda. Teresa non accetta lo scorrere del tempo e la memoria che piano piano si affievolisce. Così, prima che sia troppo tardi, decide di fare chiarezza su un doloroso segreto che custodisce dall’infanzia e che potrebbe cambiare il loro legame.
Nella foto: Manu Gerosa
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