Red
29 luglio 2017
Ritorna Autunno in Barbagia
Si rinnova l’appuntamento con la manifestazione Autunno in Barbagia, mostra itinerante della tradizione barbaricina, divenuta ormai la bandiera dell’autunno in Sardegna

NUORO - Si rinnova l’appuntamento con la manifestazione Autunno in Barbagia, mostra itinerante della tradizione barbaricina, divenuta ormai la bandiera dell’autunno in Sardegna. Il circuito comprende trentadue paesi della provincia di Nuoro, che si occuperanno di organizzare tanti eventi dedicati ad arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia, in vetrina nelle tipiche “corti” delle antiche dimore isolane. Gli eventi si articoleranno durante sedici week-end da settembre a dicembre. Quattro i nuovi centri che da quest’anno arricchiranno il circuito: Ottana, Orotelli, Oniferi ed Ortueri. Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è svolta ieri (venerdì) negli uffici dell’Assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio, hanno presenziato l’assessore Barbara Argiolas, il presidente della Camera di commercio di Nuoro Agostino Cicalò ed il presidente dell’Azienda speciale Aspen Vincenzo Cannas.
«Nonostante le difficoltà legate alle ipotesi di accorpamento del sistema camerale regionale, anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare questa importante manifestazione, punto di riferimento per il turismo fuori stagione, e non solo nel territorio regionale», ha dichiarato Cicalò. «Autunno in Barbagia - dice Argiolas - nell’arco dei suoi quattro mesi, riesce a integrare l’offerta balneare per i mesi di settembre e ottobre, e lo fa creando un collegamento ormai strutturato tra coste e zone interne. Per novembre e dicembre, invece, si rivolge per lo più al mercato interno turistico sardo, soprattutto del sud Sardegna, ottenendo riscontri importanti. Autunno in Barbagia è soprattutto un progetto culturale, che mette in risalto l’identità e l’eccellenza dei territori, grazie all’apporto e al grande lavoro di tutti i Comuni coinvolti: le comunità aprono le porte di casa ai visitatori, in un progetto di autentica sussidiarietà che coinvolge un pezzo importante di Sardegna. La sfida, e siamo al lavoro per coglierla già dal prossimo anno, è quella di anticipare e riuscire a programmare per tempo perché prodotti come Autunno in Barbagia, grazie a tutte le forze coinvolte e all’esperienza di questi anni, hanno tutte le caratteristiche per essere attrattori».
«Rispetto alle precedenti edizioni, vanno registrate alcune novità - ha dichiarato Cannas - come la crescita del numero dei paesi del circuito: sono ben trentadue i Comuni che hanno aderito alla manifestazione, a differenza dei ventotto degli anni scorsi, testimonianza del notevole sviluppo dell’evento. In alcuni paesi abbiamo riscontrato, con soddisfazione, un miglioramento tra le attività proposte, dove il cuore delle iniziative sono sempre gli antichi cortili, che per l’occasione ospitano le tradizioni secolari. Le Amministrazioni comunali hanno sempre un occhio di riguardo alla riscoperta dei valori e dei riti quotidiani di una volta: le massaie impastano il pane e i dolci per la famiglia, ricamano con maestria gli abiti tradizionali, mentre gli uomini pigiano le uve appena raccolte, gli artigiani lavorano con precisione e cura la ceramica, il ferro battuto e la filigrana, e i falegnami si dedicano all’intaglio del legno. Tutte queste attività rappresentano ciò che il pubblico ama di Autunno in Barbagia». «L’edizione 2016 ci ha regalato tante soddisfazioni – continua Cicalò - Siamo arrivati a circa 500mila visitatori, con oltre il 20percento di visitatori nazionali ed esteri, con una crescita di quasi il 10percento rispetto al 2015, il coinvolgimento di più di 1.750 imprese e circa 8,5milioni di vendite dirette. L’obiettivo che ci siamo posti per questa nuova edizione, insieme alle amministrazioni comunali, è quello di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori presentando prodotti di alta qualità, all’insegna della tradizione».
L’intensa attività di comunicazione promossa dalla Camera di commercio e dall’Aspen si suddivide tra strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione i vari canali social (Facebook, Twitter ed Instagram) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione. «La scorsa edizione – continua il presidente Cicalò - abbiamo rilevato un’ottima risposta sui canali social della manifestazione: esiste una vera e propria community di appassionati che, attraverso fotografie e racconti real-time, è riuscita a rendere interessante Autunno in Barbagia anche per il target dei giovani-giovanissimi e raggiungibile con uno smartphone da tutto il mondo. Sempre più di frequente ci si da appuntamento nel web, magari scambiando qualche commento sulle foto pubblicate, e poi ci si incontra ad Austis o Belvì, per esempio, per passare insieme il weekend, scoprendo nuovi sapori e chiacchierando con gli artigiani dei nostri paesi. Abbiamo pubblicato su Facebook alcuni video che mostrano in diretta la realizzazione de ‘sos durchicheddos nugoresos’ (i dolci nuoresi), per esempio, raggiungendo più di 100mila visualizzazioni, oppure "is caschettes" di Belvì, o la preparazione della ricotta, la vendemmia, l’artigiano al lavoro, il rito del matrimonio: insomma, la tradizione, nel senso più ampio del termine, è sempre una ricetta vincente».
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