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Red 23 agosto 2017
Atti intimidatori: condanna del Pd
In risposta alle quattro cartucce calibro12 che mani anonime hanno spedito a “Pigliaru, Letta, Carbini e Sanna”, arriva l´appello del Partito Democratico a ristabilire un clima di pacificazione sociale
Atti intimidatori: condanna del Pd

CAGLIARI - «Il vile gesto compiuto ai danni del presidente Pigliaru e di altri autorevoli esponenti del Pd è l’ennesimo atto di violenza nei confronti di chi amministra la cosa pubblica e assolve quotidianamente il suo impegno istituzionale al servizio della collettività. Il Partito democratico della Sardegna, ad iniziare dal segretario, dalla presidente e dai vicepresidenti, dalla segreteria e dagli altri organi del partito, nell'esprimere la sua ferma condanna del grave atto e piena solidarietà personale e politica verso i destinatari, lancia un appello per contrastare l’escalation di attentati intimidatori che, specie nell’Isola, sta assumendo dimensioni fuori controllo».

Inizia così l'appello firmato dal Partito Democratico in risposta alle quattro cartucce calibro12 che mani anonime hanno spedito ieri (martedì) a “Pigliaru, Letta, Carbini e Sanna” [LEGGI]. «Si tratta ormai di una vera e propria emergenza sociale che richiede uno sforzo corale della politica e di tutte le istituzioni locali e nazionali, per individuare i responsabili e arginare un fenomeno delittuoso che ha pesanti risvolti nella società. Questi episodi – prosegue la nota - non possono essere trattati come semplici reati, perché sono il segnale della disgregazione del rapporto tra chi amministra la cosa pubblica e la comunità degli amministrati, e il modo migliore per contrastarli è ristabilire il livello di fiducia verso la politica e le istituzioni, e ripristinare un clima di pacificazione sociale. Non è con la violenza che si esprimono il dissenso e la protesta, è una pratica vile e pericolosa per l’intera collettività, perché mina le basi della convivenza civile e del rapporto democratico, facendo leva sul clima di esasperazione diffusa nella nostra regione e diffondendo terrore per turbare l’operato di chi governa».

«Anche la politica – si legge nel documento - ha certamente le sue responsabilità nel favorire la ripresa del dialogo con i cittadini, e nel riportare il dibattito pubblico ad un livello di civiltà, migliorando l’utilizzo del linguaggio, dei social e di tutte le forme con le quali si gioca la competizione elettorale, talvolta portata all’eccesso con messaggi aggressivi che enfatizzano la contrapposizione tra le forze politiche. La violenza si combatte, infatti, anche attraverso una dialettica sana e costruttiva, capace di limitare gli effetti distruttivi nell’opinione pubblica. La comunità democratica è compatta nel condannare gli atti intimidatori e nel combattere con ogni mezzo questo fenomeno, rivolgendo un sentito incoraggiamento al presidente Pigliaru e a tutti i destinatari a continuare a svolgere il proprio ruolo con l’impegno e la determinazione di sempre, ritrovando la serenità che è richiesta per affrontare al meglio i problemi che affliggono la nostra regione», concludono i vertici del Partito Democratico.

Nella foto: il presidente regionale Francesco Pigliaru
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