M.P.
29 agosto 2017
Asinara: successo del festival Pensieri e Parole
Tre giorni di spettacoli, proiezioni, musica, teatro, incontri con gli autori su un palco che ha come scenario: la natura. Da dodici edizioni è questa l´offerta del festival "Pensieri e Parole: libri e film all’Asinara" curato da Sante Maurizi per Cinearena. Tre giorni di spettacoli, proiezioni, musica, teatro, incontri con gli autori su un palco che ha come scenario: la natura. Da dodici edizioni è questa l´offerta del festival "Pensieri e Parole:

Tre giorni di spettacoli, proiezioni, musica, teatro, incontri con gli autori su un palco che ha come scenario: la natura. Da dodici edizioni è questa l'offerta del festival "Pensieri e Parole: libri e film all’Asinara" curato da Sante Maurizi per Cinearena. Per queste sue caratteristiche l'iniziativa costituisce uno degli appuntamenti più attesi dell’estate culturale e turistica sarda offrendo un mix di ingredienti che di anno in anno attira sempre più l'interesse del pubblico.
A decretare il successo dell'edizione 2017 le tante novità proposte tra cui un cambio di location che per la prima volta ha spostato il palco dalla sede storica di Fornelli a Cala Reale offrendo al pubblico la possibilità di visitare un'altra zona simbolo dell'Asinara.
Sul palco a ridosso del mare gli spettatori hanno potuto conoscere una selezione di spettacoli e proiezioni incentrate sui temi che da sempre caratterizzano la filosofia del festival: cinema, memoria, legalità, natura, turismo consapevole. Grande interesse per lo spettacolo “Storia di un uomo magro “ di Paolo Floris tratto dal “Il forno e la sirena” di Giacomo Mameli che ha presentato il suo libro al pubblico al termine dello spettacolo.
Il tema dell'olocausto e dei tanti orrori della seconda guerra mondiale raccontati nel libro di Mameli da due testimoni sardi sono stati rievocati attraverso il monologo Floris con un intervento di grande presa emotiva. Emozioni e applausi anche per la pellicola “Fiore” di Claudio Giovannesi con Valerio Mastrandrea. Ad aprire la seconda serata del festival è stato uno scrittore amatissimo dal pubblico Diego De Silva che ha presentato il suo ultimo lavoro, “Divorziare con stile” per poi lasciare il palco ad un altro artista molto atteso Enrico Pau che ha presentato il suo nuovo film “L'accabadora” introdotto da un intervento di Luigi Manconi.
Tutto esaurito infine nella serata conclusiva che ha avuto come ospite Gianfranco Cabiddu premiato con il Globo d'oro per il film “La stoffa dei sogni” ambientato proprio all'Asinara. Il regista dopo tre anni dalle riprese è tornato nell'isola per raccontare sul palco del festival il percorso di successo del film che è stato proiettato al termine della serata e salutato da un lunghissimo applauso. Ottimo riscontro da parte del pubblico anche per “A casa mia" di Mario Piredda vincitore del David di Donatello come miglior cortometraggio. Con grande tecnica, poesia e una fotografia ineccepibile Piredda racconta nel suo lavoro la storia di due anziani: Lucia e Peppino rimasti gli unici abitanti di un piccolo paese di pescatori ormai spopolato che vivono nella speranza che l’inverno non finisca mai.
Ad introdurre la giornata conclusiva di pensieri e parole era stato invece il progetto “Lettere dal carcere” incentrato sul testo omonimo di Constance Markievicz e ispirato alla rivoluzione irlandese del 1916. A moderare il dibattito introduttivo è stata la giornalista Cristina Nadotti che ha dialogato con l'autrice Loredana Salis, autrice del recente volume “Constance Markievicz. Lettere dal carcere. L'Irlanda verso la libertà”, e con Lucia Angelica Salaris che si è occupata della traduzione del libro. Attraverso il lavoro di analisi le studiose hanno trasferito al pubblico una storia affascinante di libertà e formazione politica che incomincia all’indomani dell’Insurrezione di Pasqua attraverso la prospettiva originale di una donna che ne fu protagonista. Il carteggio di Markievicz abbraccia un arco temporale di circa dieci anni durante i quali Constance venne arrestata cinque volte e messa in isolamento. Primo deputato di sesso femminile eletto al Parlamento di Westminster (nel quale mai si insediò), Constance Markievicz divenne il primo ministro donna in Europa.
Il progetto è stato impreziosito attraverso gli interventi musicali e canti irlandesi di Daniela Cossiga, Fabio Deledda, Salvatore Delogu. In scaletta alcune della più famose ballad della tradizione irlandese ispirate ai temi della narrazione e in generale al sentimento di coesione identitaria del popolo irlandese. Nel corso della serata è stata proclamata la vincitrice del concorso "Un soggetto per l'Asinara", si tratta di Silvia Sanna che ha presentato un lavoro dal titolo “Mistral”. In questa prima edizione del premio sono pervenuti 12 elaborati. Un'ottima risposta per il progetto che promuove la scrittura cinematografica attraverso un'ambientazione che valorizzi le suggestioni e gli aspetti storico-ambientali dell'antica Sinuaria.
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