Red
1 settembre 2017
Al via Marina Cafè Noir
Da oggi, spazio al festival di letterature applicate giunto quest´anno alla sua 15esima edizione. Fino a domenica, lo spazio tra il Giardino sotto le Mura ed il Terrapieno, sotto le mura di Castello, sul versante dei campi sportivi sarà animato da incontri con scrittori, musicisti, storici, giornalisti, attori, antropologi, sociologi ed urbanisti

CAGLIARI - Prende il via oggi (venerdì), Marina Cafè Noir, festival di letterature applicate giunto quest'anno alla sua 15esima edizione. Fino a domenica 3 settembre, lo spazio tra il Giardino sotto le Mura ed il Terrapieno, sotto le mura di Castello, sul versante dei campi sportivi sarà animato da incontri con scrittori, musicisti, storici, giornalisti, attori, antropologi, sociologi ed urbanisti: tre giorni a contatto con la grande letteratura internazionale con autori francesi, spagnoli, americani, cubani, iraniani per la prima volta in Sardegna a raccontare le loro storie. Storie nere, spesso, come nero è il filo conduttore di questo 15esimo anno, un ritorno alle origini del Marina Cafè Noir.
Il tema scelto dall'associazione Chourmo, che dal 2003 porta a Cagliari il festival, è Il mare intorno, un omaggio all'Isola, alle sue bellezze ed alle sue contraddizioni. Una riflessione sull’attualità, su quello che succede a chi guarda il mare sardo come una speranza. Ma anche ovviamente un omaggio all’opera ed allo spessore umano ed intellettuale di Giulio Angioni, scrittore e antropologo che, con entusiasmo e generosità, molte volte è stato ospite del Marina Cafè Noir. Dal suo “Il mare intorno” (Sellerio), il bellissimo reading in una delle prime edizioni del Festival. L'appuntamento è il momento centrale di una serie di eventi declinati in tutto l’anno tra Cagliari, Torino, Milano e Tolosa.
Oggi, alle ore 18, ai campi sportivi del Terrapieno, Maurizio Memoli e Veronica Chisu dialogano con Bjorn Larsson. Una riflessione, quella insieme all’autore svedese di “La vera storia del pirata Long John Silver”, attorno al bisogno di libertà, intesa come traguardo possibile soltanto in relazione con gli altri. Una storia di mare, dove Larsson spesso scrive e riflette, a bordo di quel suggestivo studio galleggiante che è la sua barca. Alle 19, sarà sul palco la grande attualità, con l’incontro tra Marta Federica Ottaviani, Francesco Abate e Niccolò Migheli. Una conversazione con l’unica giornalista italiana ad aver soggiornato in Turchia per otto anni. Dal suo punto di osservazione, è nato il libro “Il Reis. Come Erdogan ha cambiato la Turchia”, un volume che restituisce con chiarezza la grande complessità di un Paese al centro dei più grandi interessi geopolitici contrapposti. Ad accompagnare l'incontro, l'illustratore Marjani Aresti. Alle ore 20, l’appuntamento è al Giardino sotto le mura, dove va in scena il volume “Vidas–Tredici racconti da Cuba”, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università degli studi di Cagliari. Protagonisti gli studenti del corso di studi in Traduzione specialistica dei testi, insieme a Maria Cristina Secci, curatrice del libro. Sul palco, le letture di Giacomo Casti e le musiche di Stefano Minnei ad accompagnare Abilio Estévez, scrittore, drammaturgo e poeta cubano, in Italia pubblicato da Adelphi, che da sempre orienta la sua produzione verso un’indagine profonda sul tema del mare.
Dal centro al nord del Continente americano con Brian Panowich, musicista e scrittore statunitense alla sua prima volta in Italia. L’autore di “Bull Mountain”, ottima scoperta della casa editrice NN di Milano, dialogherà, alle 21, con il musicista e conduttore radiofonico Gianmarco Diana. Una conversazione incentrata sulla saga della famiglia Bourroughs, dagli anni del proibizionismo ai giorni nostri, un’indagine ad ampio spettro sul rapporto tra il mondo criminale e la montagna, che sa nascondere ed occultare. Alle ore 22, uno degli appuntamenti più emozionanti della 15esima edizione: l’omaggio al grande scrittore ed antropologo Giulio Angioni, amico generoso del Marina Cafè Noir fin dai primi vagiti del Festival, nel 2003. Sul palco, la voce di Cristina Maccioni e la fisarmonica di Stefano Minnei, per una lettura tratta da “Il mare intorno”, l’opera di Angioni a cui è simbolicamente dedicata questa edizione della rassegna. Marina Cafè Noir è da sempre un festival di letterature applicate, grazie quell’approccio ibrido, a quelle contaminazioni che cercano di portare i libri fuori dai libri: alle 22.15, andrà quindi in scena il primo reading del cartellone 2017, “L’ultima avventura del pirata Long John Silver”, tratto dalle opere di Björn Larsson, con Daniel Dwerryhouse voce narrante e le musiche di Arrogalla e di Mauro Palmas. Alle ore 23, calerà il sipario sulla prima giornata del Festival con un’altra lettura musicale, dal titolo “Radici di sangue” e tratta dal romanzo di Panowich “Bull Mountain”. In scena, Felice Montervino, talentuoso attore cagliaritano e già da tempo rodato reader per il Chourmo, insieme ad un’eccezionale ensamble di musicisti: Diego Pani, Luigi Frassetto, Edoardo Meledina e Alessandro Cau.
Nella foto: Bjorn Larsson
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