Luigi Coppola
9 agosto 2007
Trionfo Elisa, quattromila al Soundtrack live
Il concerto capolavoro consacra dieci anni di carriera. Sorpresa finale nel duetto con Giuliano Sangiorgi. Domani, tutto esaurito, per il bis a Cagliari

ALGHERO – Esemplare, è la qualifica più immediata per ricordare il terzo grande evento del Festivalguer 2007 che non poteva avere migliore epilogo. C’è una sola voce che in questi ultimi anni ad Alghero, riesce ad elevarsi completamente, sulle asperità di un’acustica complicata, nello spazio aperto e irregolare; ad imporsi limpida sui potenti megawatt di decibel. Solo Elisa riesce a donare come pochi artisti in uno spettacolo, il meglio di se: la splendida voce. Una potenza vocale che esprime la resa migliore nella lingua inglese. Per presentare l’altra parte di se, quella italiana, inesplorata e forse perciò ancora più bella, il Soundtrack Live 2007, parte con le note della lingua madre: “…Tutti questi anni a chiedermi se vado bene… - ho scritto sul quaderno…farò sognare il mondo con la musica..” Fedele alla sua rivelazione, Elisa è un sogno che materializza, sul palco del Maria Pia, una schiera di musicisti, bianchi come angeli. “..Benvenuta Alghero – Ciao..” – Sei bellissima – è la risposta dalla platea. E’ bella Elisa, elegante nel completo bianco. Il suo country di pace è come salmodiato con la chitarra, seduta alla sedia di legno, con Max Gelsi, il gigante buono al basso che la guida per l’intero show, quasi con cura paterna. La band che l’accompagna è quella affiatata da tanti anni di successi per la penisola: Franco Santarnecchi al piano, Gianluca Ballarin alle tastiere, Andrea Rigonat (chitarra) e Carlo Bonazza ai drums. Due nuovi elementi rafforzano la straordinaria voce solista, potenziandola nelle dure prove dei più grandi anfiteatri italiani (il 16 settembre incanterà pure quello antico di Taormina), una sezione archi con tre violini ed un violoncello di bravissimi musicisti e le voci corali di Massimo Bonano e della graziosa Nicole Pellicani. E’ noto il feeling con il suo pubblico. Elisa ringrazia l’applauso dopo ogni esecuzione e chiede più volte “ Come vi sentite..? “ – Bene anche noi ! – I gridolini “Alghero” inseriti nei testi inglesi, come parentesi o intercalari fra le note più alte, riscaldano i cuori dei fans. “...Cantate con noi..” – chiede Elisa : “…ad un passo dal possibile, ad un passo da te…paura di decidere, paura di me.. “Una poesia anche per te” e poi “Creature”,”Qualcosa che non c’è” “Stay” – cantano tutti. L’atmosfera calda con le luci che colorano una scenografia forestale con alberi e stelle (quelle vere in cielo sono tantissime), lascia il posto al crescendo travolgente. Tutti i musicisti sono in piedi con Elisa che canta le più belle canzoni racchiuse nell’ultimo Greatest Hits pubblicato, il “Sountrack ’96-06”, fino a “Broken”, “Rainbow”, “Gli ostacoli del cuore” scritta per lei da Ligabue. Presenta tutti i suoi compagni di palco e saluta il pubblico. Il tempo è volato: via dalla scena ma nessuno in platea pensa a muoversi, incredulo per i novanta minuti liofilizzati dall’emozione. Tornano i musicisti. E l’ora della “Luce”, il pezzo che le consegnò Sanremo 2001. E la sorpresa non finisce di stupire: con Elisa canta, ancora meglio di due sere prima, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Le passa idealmente il testimone per Cagliari, dove insieme alla sua band salentina già si è esibito due sere fa e dove domani Elisa bisserà il concerto, gìà tutto esaurito. Non eccede in cavalleria Giuliano, quando fra gli applausi dell’arena, ricorda: “..Elisa, la voce più bella del mondo..! “Almeno tu nell’universo” di Mia Martina suggella la notte stellare del Festivalguer 2007. Se questi sono i primi dieci anni della carriera di Elisa, l’Italia ha un’ottima bandiera nel futuro della world music.
Nella foto Elisa
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