Red
27 aprile 2018
Sa die de sa Sardigna: celebrazioni
La Regione autonoma della Sardegna ha finanziato i Comuni dell’isola con 34mila euro per le celebrazioni del 28 aprile, ed altri 16mila per le iniziative istituzionali che si svolgeranno durante tutta la giornata a Cagliari

CAGLIARI - I settant'anni della nascita dello Statuto autonomo della Sardegna sono quest’anno il tema centrale delle manifestazioni organizzate in tutta l’isola per Sa Die de Sa Sardigna. La Regione autonoma della Sardegna ha finanziato i Comuni dell’isola con 34mila euro per le celebrazioni del 28 aprile, ed altri 16mila per le iniziative istituzionali che si svolgeranno durante tutta la giornata a Cagliari. «Le celebrazioni di Sa die de sa Sardigna sono dedicate quest’anno al 70esimo anniversario della nascita dello Statuto autonomo della Sardegna», ha dichiarato l’assessore regionale della Cultura Giuseppe Dessena.
«Abbiamo per questo motivo coinvolto Comuni, scuole, docenti universitari e storici, per cercare di ripercorrere attraverso manifestazioni e laboratori, i tratti salienti della nascita di un documento di fondamentale importanza per la nostra Regione. In un momento storico così importante e delicato a livello regionale, siamo convinti che la nostra identità debba acquisire sempre maggiore forza e valore in tutti gli ambiti della vita della società civile. Inoltre – ha proseguito l’assessore – la conoscenza storica degli avvenimenti politici che hanno caratterizzato la nascita dello Statuto sardo deve essere patrimonio comune di tutti. Nella consapevolezza che la memoria storica costituisce le radici di un popolo, ci stiamo impegnando da tempo, perché la trasmissione passi attraverso i giovani e dunque le scuole, perché essi rappresentano il futuro della nostra Isola».
Le celebrazioni del 28 aprile si apriranno a Cagliari, alle 9.30, con la Messa solenne cantata in Cattedrale, in Piazza Palazzo. Alle 11, i bambini, con le bandiere sarde, accompagnati dai suonatori di launeddas, daranno inizio alle celebrazioni civili a Palazzo Viceregio, dove sono previsti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni: i presidenti della Regione Francesco Pigliaru, del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ed il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. L’avvocato Antonello Angioni svolgerà la relazione sul tema “Radici storiche e prospettive dell’autonomismo sardo” e, in chiusura, sarà cantato il “Procurade 'e moderare”. Alle 18, all’Exma di Via San Lucifero, sono previste attività culturali e della tradizione come s’istrumpa, il torneo di morra ed i suonatori di launeddas. Alle 19.30, inizieranno i balli mentre, alle 20.30, si esibiranno gruppi musicali tradizionali e moderni. Il programma dell’Istituto comprensivo di Santu Lussurgiu coinvolge anche i Comuni di Seneghe, Banarcado e Cuglieri, in gemellaggio con la scuola di Bono. I ragazzi delle scuole saranno impegnati in rappresentazioni teatrali a tema, percorsi storico-letterari, laboratori, letture di testi sui personaggi storici ed illustri della Sardegna, insieme agli insegnanti ed alle famiglie. I Comuni dell’Isola impegnati in iniziative per la celebrazione della giornata del 28 aprile sono Santu Lussurgiu, Fonni, Santadi, Bono, Gavoi, Silius, Selegas, Calangianus, Uta, Luras e Sardara. Insieme ai cittadini ed alle scuole, realizzeranno manifestazioni teatrali, storiche e rievocative dei Vespri sardi.
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