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3 settembre 2007
Mediterranean Meeting, Favata a Bosa e Santa Teresa Gallura
Giovedì 6 settembre per il festival Regnos Altos a Bosa. Venerdì 7 a Santa Teresa Gallura per i concerti autunnali di Musica sulle Bocche. Inizio dei concerti: ore 21.30. Ingresso gratuito

ALGHERO - Il quartetto jazz Mediterranean Meeting, composto da Miroslav Vitous, Enzo Favata, Daniele Di Bonaventura e U. T. Gandhi, sarà in Sardegna per due date. Giovedì 6 settembre per il festival Regnos Altos a Bosa nel piazzale dell'ex convento dei Cappuccini. In questa occasione la musica sarà accompagnata in diretta dall'action painting elettronica del pittore Mariano Chelo. Il giorno successivo, venerdì 7, il quartetto si esibirà a Santa Teresa Gallura per i concerti autunnali di Musica sulle Bocche nel Chiostro del Porto. Miroslav Vitous è nome che appartiene alla storia del jazz contemporaneo sviluppatosi a partire dagli anni Settanta. Fondatore dei Weather Report insieme a Joe Zawinul e Wayne Shorter, il contrabbassista di origine cecoslovacca aveva già suonato giovanissimo con Chick Corea, Miles Davis, Art Farmer, Stan Getz, Charlie Mariano, and Herbie Mann. Oggi è uno degli artisti di punta della prestigiosa ECM, etichetta caratterizzata da una forte propensione alla ricerca e alle sonorità più raffinate. Nel 2004, in un progetto speciale al quale partecipa anche Dave Liebman, ospitato nei festival Musica sulle Bocche di Santa Teresa Gallura e Sant’Anna Arresi, Miroslav Vitous incontra i tre musicisti che lo accompagnano in questa nuova avventura musicale: il sassofonista sardo Enzo Favata, il batterista friulano U. T. Gandhi e il marchigiano Daniele Di Bonaventura, al piano e bandoneon, costituiscono un trio già affiatato da molti anni di concerti e incisioni discografiche nei progetti a nome di Favata (ricordiamo l’eccellente “Atlantico” a cui segue “Made in Sardinia” e il recente “The New Village” per il manifesto cd). L’esperimento dei due festival sardi riesce, come dimostra la serie di concerti che segue a quel primo incontro. Tra i quattro si instaura una bella sintonia all’insegna dell’improvvisazione pura. Il risultato è un magma sonoro che si sviluppa e concretizza in un linguaggio decisamente moderno, derivato da una summa di differenti stili dell’improvvisazione jazz, dalle atmosfere ipnotiche del Davis degli anni settanta ad un mix di jazz europeo con sonorità molto originali e riconducibili alla linea più dura dell’ECM, dove free e jazz rock si fondono in atmosfere elettriche e psichedeliche, insieme alla poesia mediterranea e latina degli strumenti di Favata e Di Bonaventura. Il quartetto ha inaugurato il Festival jazz di Sorrento diretto da Tullio De Piscopo lo scorso 25 agosto.
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