Red
25 luglio 2018
Si alza il sipario Sulla terra leggeri
In programma domani la prima giornata del Festival letterario della Sardegna. L´11esima edizione della manifestazione ha come sottotitolo “Isole-Il mare che separa, il mare che unisce”

SASSARI - Dopo le tre anteprime a Uta, Siliqua e La Maddalena, è tutto pronto a Sassari per l’11esima edizione del festival della letteratura della Sardegna “Sulla terra leggeri”, organizzato dall’associazione culturale Camera a sud insieme alla società cooperativa Le Ragazze terribili, per la direzione artistica di Flavio e Paola Soriga, con Geppi Cucciari. Incontri, dibattiti, libri, letture, autrici ed autori per un racconto corale sul concetto di insularità e sulle storie che muove: storie di solitudini e silenzi, ma anche di miscugli e scambi, viaggi e viaggiatori. È questo il senso di “Isole-il mare che separa, il mare che unisce”.
«Dimenticavamo la distanza fra le stelle e comprendevamo d’essere al centro di un mare che si faceva di giorno in giorno più popolato. Non potevamo fermare il ciclo dell’uomo, nessuno può fermarlo. Dovevamo incontrare gli altri uomini, per crescere. L’incontro ha un costo, pagarlo è inevitabile». Così scriveva Sergio Atzeni in “Passavamo sulla terra leggeri”, a proposito della Sardegna di un tempo lontano. Il mare allontana, il mare avvicina. Le genti passano, si fermano, commerciano, conquistano, occupano, costruiscono, smontano, o chiedono, pregano, piangono. Si mischiano, si incontrano, nei porti e nelle campagne, nei paesi e nelle città, e poi di nuovo la solitudine, nell’isola, la quiete, e poi di nuovo daccapo, nei secoli.
Sulla terra leggeri, da sempre festival itinerante, apre a Sassari la sua 11esima edizione esplorando nuovi luoghi ed aprendo la sua rete di collaborazioni. Domani, giovedì 26 luglio, per la prima giornata di incontri, appuntamento in uno spazio di lavoro che è diventato nel tempo anche un punto di riferimento per le attività culturali in città: “Via Roma 105, coworking & meeting space”. La serata si apre alle 20.30 ed è dedicata ad un grande intellettuale scomparso pochi mesi fa, un grande studioso e divulgatore, uomo dall’intelligenza sopraffina e sempre pieno di entusiasmo, un uomo a cui il festival, come la città intera, è molto legato: Manlio Brigaglia. Ne parleranno, insieme a Flavio Soriga, il giornalista e responsabile delle pagine della cultura de La Nuova Sardegna Costantino Cossu, allievo ed amico del professore, e lo studioso Sandro Rujuche, con Salvatore Tola, ha pubblicato il libro-intervista su e con Brigaglia “Tutti i libri che ho fatto. Storia di uno che voleva fare l’editore” (Mediando, 2018).
Alle 21.30, prosegue il racconto delle isole, con un approfondimento sulla Sicilia a cura di Michele Ainis, uno dei più noti costituzionalisti italiani, autore di una ventina di volumi su temi politici ed istituzionali, firma di Repubblica e L’Espresso. A dialogare con lui, il direttore de La Nuova Sardegna Antonio di Rosa, anche lui isolano, di Messina, arrivato a Sassari dopo essere stato vicedirettore del Corriere della sera e direttore del Secolo XIX e della Gazzetta dello sport. Sulla terra leggeri proseguirà a Sassari fino a domenica 29 luglio, con Catherine Dunne, Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Dori Ghezzi, Chef Rubio, Massimo Cirri, Gaetano Savatteri, Michele Ainis, Carlo Carabba, Antonio di Rosa, Sebastià Alzamora, Antoine Albertini, Pierre Jean Luccioni, Emma Piazza, Bianca Pitzorno e tanti altri.
Nella foto (di Piero&Francesca photography): Chef Rubio
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