Red
28 luglio 2018
Sequestrate cinquanta nasse abusive
Ieri sera, gli uomini della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Olbia hanno recuperato e posto sotto sequestro cinquanta nasse posizionate all’interno della zona C di riserva parziale dell’Amp di Tavolara-Capo Coda Cavallo, nelle acque antistanti San Teodoro

SAN TEODORO – Ieri sera (venerdì), gli uomini della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Olbia hanno recuperato e posto sotto sequestro cinquanta nasse posizionate all’interno della zona “C” di riserva parziale dell’Area marina protetta di Tavolara-Capo Coda Cavallo, nelle acque antistanti San Teodoro. Infatti, gli attrezzi da pesca risultavano sprovvisti di qualsiasi etichetta identificativa che permettesse di risalire al proprietario, e conseguentemente, di verificare il possesso delle necessarie autorizzazioni per svolgere attività di pesca all’interno dell’Amp.
L’attività congiunta svolta dalle motovedetta Cp608 e Cp273, con il supporto del personale dell'Area Marina Protetta, ha permesso il salpamento a bordo delle nasse ed il successivo trasporto negli uffici della Capitaneria di porto di Olbia per lo svolgimento di ulteriori indagini e dei necessari adempimenti di legge. La rimozione, oltre a garantire l’osservanza delle norme in materia di attività di pesca, ha una duplice rilevanza sul piano della sicurezza della navigazione e della tutela dell'ambiente, scongiurando il deterioramento dell’ecosistema marino all’interno dell’Amp ed i pericoli per i naviganti dovuti a segnalamenti da pesca non regolari.
L'attività odierna si inquadra in una più ampia serie di ripetuti controlli ambientali e sulla filiera ittica, quotidianamente posti in essere dal personale della Capitaneria di porto di Olbia, sotto il coordinamento del direttore marittimo, il capitano di Vascello Maurizio Trogu.
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