Red
1 ottobre 2018
Selvaggina abbattuta illegalmente: 9 indagati a Lanusei
Nove persone, in maggioranza residenti a Fonni, risultano indagate a seguito dell´operazione del Corpo forestale dell´Ispettorato di Lanusei, che ha sequestrato un muflone, un cinghiale, fucili e munizioni

LANUSEI - Nove persone, in maggioranza residenti a Fonni, risultano indagate a seguito dell'operazione del Corpo forestale dell'Ispettorato di Lanusei, che ha sequestrato un muflone, un cinghiale, fucili e munizioni. Sono state contestate le violazioni penali per l’abbattimento di specie particolarmente protetta ed in tempo di divieto, ai sensi della legge nazionale e regionale sulla caccia, nonché la sanzione amministrativa per avere esercitato la caccia in assenza di autorizzazione in deroga, di violazione alle restrizioni in materia di contrasto alla lotta alla peste suina africana.
Ieri (domenica), in occasione dell'apertura generale della stagione venatoria, il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Lanusei ha sorpreso nella zona di Monte Novu, nel territorio di Villagrande Strisaili, un gruppo di cacciatori in atteggiamento di caccia con il sistema tradizionale della battuta di “caccia grossa-alla posta”. Gli agenti hanno rinvenuto le carcasse di un cinghiale e di un muflone. Sul posto, piuttosto impervio per la fitta macchia mediterranea e la configurazione del terreno, è arrivato a supporto anche il personale delle Stazioni forestali di Villagrande Strisaili, Lanusei, Osini, Seui e Gavoi e gli agenti del Nucleo investigativo di Nuoro.
L'operazione si inquadra nell'attività di presidio e controllo del territorio che la Forestale effettua a tutela della fauna e della pluralità dei cacciatori che eseguono correttamente la pratica venatoria. Resta alta l’attenzione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale nel contrastare il fenomeno alla caccia abusiva nei confronti delle specie particolarmente protette, quale il muflone presente nelle aree del Gennargentu.
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