S.O.
18 ottobre 2018
5 Stelle condannato, Puddu si ritira
Mario Puddu non correrà alle prossime elezioni regionali: «Nonostante la condanna sia di natura ben diversa da quelle cui siamo stati abituati vedendo in questi anni chi ci amministra e chi ci governa, è però fondamentale levare immediatamente da ogni imbarazzo la forza politica che amo e in cui credo fortemente»

CAGLIARI - Mario Puddu costretto a gettare la spugna. «Oggi è una giornata triste per me. La sentenza mi amareggia perché io continuo a ritenere di avere fatto il mio dovere, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Nonostante la condanna sia di natura ben diversa da quelle cui siamo stati abituati vedendo in questi anni chi ci amministra e chi ci governa, è però fondamentale levare immediatamente da ogni imbarazzo la forza politica che amo e in cui credo fortemente».
I fatti censurati dal Giudice questa mattina copn la condanna ad un anno di reclusione risalgono al 2015 quando tre consigliere pentastellate dissidenti, poi espulse, presentarono un esposto contro l'allora sindaco, nel quale lo accusavano di aver ideato una pianta organica del Comune di Assemini in modo tale da demansionare una dipendente - costituitasi parte civile - a vantaggio di altre due, non indagate.
Ancora prima e a prescindere dalle regole del Movimento, faccio un passo di lato, ritirando la mia candidatura alla presidenza della Regione. Ciò mi provoca un grande dispiacere e dolore». Così l'ex sindaco di Assemini. «Ho e sento la mia Terra scorrere nel mio sangue e desideravo fare qualcosa per Lei, dedicando alla causa i prossimi cinque anni della mia vita».
«In queste settimane vediamo tutti le immagini dei tavoli di centrodestra e centrosinistra che si stanno riunendo per provare a trovare un candidato alla presidenza della Regione: pieni di politici che nonostante indagini per reati anche pesanti e condanne in primo grado, sono sempre lì, senza alcun ritegno. Mettendo al centro della loro opera politica se stessi» attacca Puddu che infine ringrazia. «Tutte le persone che in questi mesi mi sono state vicine e non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro fiducia. Oggi sono stato condannato e ritiro la mia candidatura. E compirò questo gesto con estrema serenità».
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