Red
7 dicembre 2018
Pesca di frodo a Porto Conte: liberati mille ricci
Nel corso di un pattugliamento in mare, alle prime luci dell’alba, i finanzieri della Sezione Operativa navale di Alghero hanno notato la presenza di due subacquei intenti a pescare nella baia e che si sono dati alla fuga, raggiungendo la spiaggia dalla quale hanno fatto poi perdere le loro tracce

ALGHERO - Le Fiamme gialle della Sezione Operativa navale di Alghero, nell’ambito di un’operazione a tutela dell’ambiente marino coordinata dal Reparto Operativo aeronavale di Cagliari su tutto il territorio regionale, hanno sventato l’ennesimo atto di bracconaggio lungo la fascia costiera algherese. Nel corso di un pattugliamento in mare, alle prime luci dell’alba, i finanzieri hanno notato la presenza di due subacquei intenti a pescare nella baia di Porto Conte.
I due, alla vista dell’unità del Corpo, si sono dati precipitosamente alla fuga, raggiungendo la spiaggia, dalla quale hanno fatto poi perdere le loro tracce. La fascia marina in cui i bracconieri stavano portando a termine la battuta di pesca di frodo ricade all’interno dell’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana, zona, come noto, permanentemente soggetta a stringenti vincoli per la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche dell’Area, nonché per favorire la riproduzione di numerose specie ittiche, tra i quali proprio il riccio di mare.
Il prezioso carico, costituito da due grandi contenitori con oltre mille ricci, è stato subito recuperato dai militari che l’hanno rigettato in mare, in quanto risultato biologicamente vivo. L’operazione si inquadra nell’ambito delle molteplici attività che le Fiamme gialle del comparto aeronavale isolano svolgono a contrasto del fenomeno connesso alla pesca e commercializzazione illegale delle specie ittiche che, con il periodo natalizio alle porte, verrà ulteriormente incrementata per tutelare i consumatori e gli onesti operatori del settore.
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