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Red 19 marzo 2019
Sas Domos: Dedoni chiede chiarezza
Il capogruppo dei Riformatori sardi per l´Europa in Consiglio regionale interviene sulle selezioni indette per il reclutamento del personale della società consortile costituita di recente dall´Ats Sardegna: «Moirano e Minerba facciano chiarezza»
Sas Domos: Dedoni chiede chiarezza

CAGLIARI - «Si fa sempre più fitta la coltre di mistero che avvolge i rapporti tra Ats e Sas Domos, la società pubblico-privata costituita “ufficialmente” per prendere in carico i pazienti Aias a seguito della revoca della convenzione tra quest’ultima e il sistema sanitario regionale ma che, come abbiamo già più volte denunciato, si candida a diventare una sorta di “Ats ombra”, che potrà gestire gran parte delle attività sanitarie in Sardegna senza la trasparenza richiesta a un soggetto pubblico», dichiara il capogruppo dei Riformatori sardi per l’Europa in Consiglio regionale Attilio Dedoni. «Nei giorni scorsi, si è chiusa la procedura per la presentazione di “manifestazioni di interesse” relative a numerosi profili professionali necessari per l’avvio delle attività, dai medici (neurologi, fisiatri, ortopedici e direttori sanitari) agli psicologi, passando per infermieri, operatori socio-sanitari, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, animatori, autisti e impiegati», prosegue Dedoni.

«La procedura si è svolta esclusivamente on-line, attraverso una pagina internet registrata a nome “Ats Sardegna”, su cui campeggiava il logo dell’azienda regionale, ospitata su un sito gestito da una società della provincia di Treviso. Il bando per la selezione, pubblicato sul sito internet dell’Ats, è invece a nome Sas Domos e reca in calce la firma dell’amministratore unico della società consortile Luigi Minerba. In un quadro così confuso, sarebbe oltremodo utile se, oltre alle risposte che già più volte abbiamo chiesto in merito alla costituzione di Sas Domos e che ancora purtroppo latitano (a cominciare dai criteri con cui sono stati selezionati gli amministratori e con cui saranno scelti i partner privati), lo stesso Minerba e il dg Moirano facessero chiarezza su chi sia il soggetto titolare della selezione, chi esaminerà i candidati, chi ha stipulato il contratto con la società informatica che ha gestito la procedura e come quest’ultima è stata individuata. Non vorremmo, infatti, che, con una sanità regionale allo sbando soprattutto nelle aree più periferiche e disagiate dell’Isola, l’Ats si ritrovasse a impiegare le proprie risorse e il proprio personale per garantire la fase di avvio di Sas Domos, distogliendo le une e l’altro da compiti ben più necessari, come la riduzione delle liste d’attesa nelle strutture sanitarie pubbliche».

«D’altra parte, anche nella stessa Ats si moltiplicano le segnalazioni su una gestione del personale improntata all’inefficienza e alla mancanza di trasparenza - conclude il capogruppo - Se fosse vero, ad esempio, che Moirano sarebbe in procinto di azzerare gli organigrammi infermieristici per mettere a concorso i ruoli di coordinamento, senza tenere in alcun conto gli assetti consolidati e le esperienze acquisite dalle equipe già operanti, ma valutando i partecipanti solo in base ai titoli e a un colloquio selettivo, si rischierebbe di generare ulteriore caos negli ospedali, con equipe infermieristiche costituite ex-novo da coordinatori alla prima esperienza. Si pensi, ad esempio, a cosa potrebbe accadere nelle sale operatorie, dove anni e anni di conoscenza e pratica verrebbero letteralmente spazzati via».

Nella foto: Attilio Dedoni
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