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Red 8 giugno 2019
Gli ambientalisti scrivono ai candidati sindaco
Codacons, Earth gardeners, Italia nostra, Lipu e Wwf hanno scritto una lettera aperta/appello ai candidati alla carica di sindaco di Alghero e di Sassari per allargare i confini del Parco regionale di Porto Conte fino alle dune di Porto Ferro ed al lago di Baratz
Gli ambientalisti <i>scrivono</i> ai candidati sindaco

ALGHERO - Codacons, Earth gardeners, Italia nostra, Lipu e Wwf hanno scritto una lettera aperta/appello ai candidati alla carica di sindaco di Alghero e di Sassari per allargare i confini del Parco regionale di Porto Conte fino alle dune di Porto Ferro ed al lago di Baratz. Le associazioni ambientaliste sono «fermamente convinte che sia indispensabile, per la conservazione degli habitat originari e delle loro interrelazioni ecosistemiche, comprendere nella perimetrazione del Parco regionale di Porto Conte il sistema dunale che sviluppandosi dalle rive di Porto Ferro include il lago di Baratz, in quanto parte integrante di un unicum territoriale ed ecologico».

Unico lago naturale della Sardegna, il Baratz è stato generato dallo sbarramento di valli fluviali, un tempo sommerse dal mare, da parte di imponenti cordoni di sabbia di origine eolica e marina. Questo territorio è, quindi, un elemento originale della Sardegna; già riconosciuto come Sito di interesse comunitario, è parte del Parco Geominerario della Sardegna, contiguo al Parco di Porto Conte e vicino al Parco nazionale dell’Asinara. Per questo, le associazioni ambientaliste firmatarie chiedono l’allargamento dei confini del Parco Regionale di Porto Conte alle dune di Porto Ferro e al lago di Baratz, situati nel territorio comunale di Sassari. I firmatari del documento sono Daniele Salinas (per la Codacons), Anna Lacci (Earth Gardeners), Graziano Bullegas (Italia nostra), Francesco Guillot (Lipu Sardegna) e Carmelo Spada (Wwf).


Nel caso la loro richiesta venisse accolta, la legge Regionale n.4/26 febbraio 1999 andrebbe adeguata al nuovo contesto ricomprendendo gli Enti locali coinvolti. «Una gestione funzionale e moderna, oltre all’aggiornamento cartografico, dovrà prevedere l’eliminazione del titolo II lettera A art. 3 Gestione del Parco (“l’Assemblea individuata nel Consiglio comunale in carica”); in luogo di esso si dovrà inserire un rappresentante rispettivamente del Consiglio comunale di Alghero e di Sassari, per costituire una struttura gestionale agile e snella, che sappia redigere e adottare il Piano di gestione del Parco in tempi rapidi e favorisca la stesura di un piano finalizzato alla gestione ecosostenibile della straordinaria risorsa ambientale che dovremmo consegnare integra alle generazioni future».



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