Oggi, il sindaco di Alghero Mario Conoci ha firmato un´ordinanza sindacale per la tutela della salute pubblica, finalizzato al divieto di fumo nelle spiagge del territorio comunale algherese. Nei giorni scorsi, la forte richiesta era giunta al primo cittadino proprio attraverso il Quotidiano di Alghero
ALGHERO - «E' fatto divieto di fumo in tutte le spiagge ricadenti nel territorio comunale, comprese quelle asservite in concessione, negli specchi d'acqua fino ad una distanza di 20metri dalla riva e in tutte le pinete di Alghero». Questo il fulcro dell'ordinanza sindacale che oggi (sabato), il sindaco di Alghero Mario Conoci ha firmato per la tutela della salute pubblica, finalizzato al divieto di fumo nelle spiagge del territorio comunale algherese.
L'Amministrazione comunale ha quindi deciso di ascoltare le richieste giunte da diversi cittadini e rilanciata proprio attraverso il
Quotidiano di Alghero [LEGGI] e Comitati
[LEGGI], seguendo gli “esempi” di altre Amministrazioni territorialmente vicine
[LEGGI]. Il divieto non sarà comunque assoluto. Infatti, sarà consentito fumare «all'interno delle spiagge libere, esclusivamente nelle zone attrezzate per ospitare i fumatori e recanti lo stemma o altro segno identificativo comunale e nei due metri finali del fondo spiaggia (opposto al bagnasciuga), purchè muniti di idonei porta cicche/spegni mozziconi; all'interno delle spiagge in concessione, esclusivamente nelle aree appositamente attrezzate ad ospitare i fumatori e presso le aree all'aperto dei punti di ristoro».
Tra i divieti, ovviamente, anche quello «di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo e nelle acque». In questi casi, è fondamentale la comunicazione. Per questo, i gestori degli stabilimenti balneari dovranno dare adeguata informazione in merito al contenuto dell'Ordinanza con l'apposizione di specifici cartelli nelle aree oggetto di concessione. Chi violerà le norme presenti nell'Ordinanza, «ove non costituenti reato e ove non ricadenti in fattispecie espressamente previste da altre norme statali o regionali, sono punibili con sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 a euro 500».