Ecco l´immagine che più di tutte ripaga il settore Ambiente e l´ufficio tutela dei litorali del Comune di Alghero. Spenti i clamori e le strumentalizzazioni della politica, sono ripresi i carichi di posidonia verso Quartu
ALGHERO - C'è chi da qualche mese la chiama la "
spiaggetta di Raniero" o più semplicemente si accontenta d'indicare quella porzione di mare verde-azzurro che anticipa il molo di sotto-flutto con la vecchia ma cara denominazione de "La
rimessa". Per tutti fino a qualche mese fa quel tratto di costa interdetto alla balneazione perchè ricadente a pochi metri dal porto, era molto più semplicemente una "discarica" putrescente di posidonia, misto rifiuti, a cielo aperto.
Lo sanno bene i residenti del quartiere che si affaccia sulla via Garibaldi. Il sito di stoccaggio impiantatovi un decennio fa, infatti, era diventato un punto di accumulo fuori controllo in centro città. Un biglietto da visita ingombrante per una città balneare. Cresciuto a dismisura a causa della quantità di posidonia mai riportata sulla battigia (nonostante la normativa lo imponesse) e della grande mole di plastiche, rifiuti ed escrementi ospitati. Era utilizzato sporadicamente e faticosamente per permettere l'uscita delle barche a vela, oppure per far passeggiare e toilettare qualche cane, nulla di più.
Da qualche mese invece è ritornata la sabbia e il litorale più prossimo al porto inizia a svolgere un ruolo più consono alla sua enorme valenza. Così sono ricomparse perfino le derive: Ecco l'immagine che più di tutte ripaga il settore Ambiente e l'ufficio tutela dei litorali del Comune di Alghero dello sforzo compiuto. Spenti i clamori e le strumentalizzazioni della politica, sono ripresi i
carichi di posidonia verso Quartu. E', forse, l'inizio di una nuova vita per un'area che nelle intenzioni di molti potrebbe e dovrebbe finalmente svolgere un ruolo centrale nella programmazione estiva: il più è fatto.
Nella foto: i
laser impegnati nel weekend in una regata nel Golfo di Alghero