Red
18 novembre 2019
Legambiente Sardegna summit regionale
«Le sfide che ci attendono sono di una complessità finora inedita e richiedono strategie nuove e un crescente impegno a ogni livello, per limitare i cambiamenti climatici e accelerare la transizione verso un modello energetico ed economico più sostenibile», è stato dichiarato durante l´assemblea regionale tenutasi nel parco Molentargius-Saline

CAGLIARI – Sabato, si è tenuto a Cagliari, nel Parco Molentargius-Saline, il decimo congresso regionale di Legambiente Sardegna. Ha aperto i lavori il presidente del Circolo Legambiente di Cagliari Antonella Pistidda, con un intervento sulle tematiche della città, a cui ha fatto seguito un video-saluto di Matteo Porru, vincitore Premio Campiello giovani 2019. Nella relazione introduttiva, Annalisa Colombu ha presentato ed illustrato il documento “Sardegna come laboratorio di transizione nel tempo del coraggio”. Sul tema principale della mattina “La Sardegna e la sfida dei cambiamenti climatici” si è sviluppato un ricco ed articolato dibattito.
Sono intervenuti Daniele Cocco (Dipartimento Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell'Università degli studi di Cagliari), Giorgio Peghin (UniCa-Dipartimento Ingegneria civile ambientale e architettura), il presidente del Parco di Tepilora Roberto Tola, il presidente dell'Unione pastori Nurri Salvatore Pala, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda e Massimiliano Medda, con l’intervento “L’ambiente secondo Massimiliano Medda”. Ed ancora, Simonetta Fanni e Sergio Pilurzu (Arpas-Controlli, monitoraggi e valutazione ambientale), il mediatore culturale Ahmed Naciri, il presidente della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, il portavoce del Comitato Riconversione Rwm Arnaldo Scarpa, Luigi Lai ed Alfonso Stiglitz (Comitato scientifico Legambiente Sardegna). Inoltre, sono intervenuti il direttore Legambiente Sardegna Marta Battaglia, la vicedirettrice Legambiente nazionale Serena Carpentieri, il presidente del Comitato scientifico Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, delegati e soci.
Alla fine del Congresso, è stato approvato il documento congressuale con la relazione, sono stati eletti i delegati al congresso nazionale ed i nuovi organismi dirigenti, con le conferme di Colombu presidente e Battaglia direttore ef il nuovo Consiglio direttivo regionale (ventuno componenti). «Le sfide che ci attendono sono di una complessità finora inedita –dichiara Annalisa Colombu - e richiedono strategie nuove e un crescente impegno a ogni livello, per limitare i cambiamenti climatici e accelerare la transizione verso un modello energetico ed economico più sostenibile, in cui l’innovazione tecnologica diventa un fattore competitivo determinante. Il nostro impegno deve portarci al confronto costante con le Istituzioni, in particolare con la Regione Sardegna e con i sindaci che sostengono i propri territori, con l’Università e le scuole, con le aziende innovative e sostenibili che offrono occasioni di lavoro in una terra che sta affrontando una crisi occupazionale allarmante». «Ognuno di noi, nella propria quotidianità, è chiamato a fare scelte coraggiose per contrastare i grandi problemi ambientali e sociali di livello globale – prosegue Marta Battaglia - Legambiente Sardegna farà la propria parte nel definire la strada da percorrere per la nostra regione e le nostre comunità, aprendo ai giovani, favorendo il coinvolgimento attivo dei cittadini, confermando i principi dell’ambientalismo scientifico per sostenere sui territori i piccoli e grandi processi di “ri-evoluzione”.
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