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Red 29 novembre 2019
Vivere a spreco zero in Sardegna
Nei giorni scorsi, a Roma, la Regione autonoma della Sardegna è stata premiata nell´edizione 2019 di “Vivere a spreco zero”, manifestazione, promossa dalla campagna “Spreco zero” di Last minute market, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente, che assegna un riconoscimento per la sostenibilità ad Enti locali, imprese, scuole e cittadini
Vivere a spreco zero in Sardegna

CAGLIARI - Nei giorni scorsi, a Roma, la Regione autonoma della Sardegna è stata premiata nell'edizione 2019 di “Vivere a spreco zero”, manifestazione, promossa dalla campagna “Spreco zero” di Last minute market, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente, che assegna un riconoscimento per la sostenibilità ad Enti locali, imprese, scuole e cittadini. Il premio è stato assegnato per «aver contribuito alla prevenzione dello spreco alimentare attraverso un progetto di mense sostenibili in settantacinque Comuni, supportando gli Enti locali per l’acquisto di prodotti bio, di stagione e di filiera corta, con iniziative di educazione alimentare nelle scuole e visite alle fattorie didattiche che hanno promosso la consapevolezza nel consumo del cibo».

«L’impegno della Sardegna nella “Green public procurement” (acquisti verdi della Pubblica amministrazione) parte da lontano (2006): siamo stati la prima Regione italiana ad avere un piano in questa direzione – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, che ha ritirato il riconoscimento – Da anni, il servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi dell’Assessorato ha attivato da anni un servizio di supporto tecnico dedicato a tutte le pubbliche amministrazioni, ma anche alle imprese, che hanno bisogno di aiuto per realizzare 'bandi verdi' (o partecipare, nel caso delle imprese), in ottemperanza ai “Criteri ambientali minimi” (Cam) ministeriali». Gli obiettivi del Piano Gpp, entro il 2020, sono quelli di rafforzare la politica degli acquisti sostenibili in tutto l’Isola, sia in ambito pubblico, sia privato; favorire l’inserimento dei Cam negli appalti pubblici; incentivare la qualificazione ambientale delle imprese.

«In particolare, per quanto riguarda il settore agroalimentare - ha aggiunto Lampis - abbiamo costituito un tavolo tecnico e la rete delle mense sostenibili, un osservatorio regionale sulla ristorazione collettiva pubblica in Sardegna, oltre ad aver realizzato un piano di formazione per accompagnare gli enti pubblici e gli enti gestori delle mense, elaborando modalità per diffondere le buone pratiche a livello regionale». La Regione Sardegna è stata individuata anche come “buona pratica” del progetto “Life Gpp Best” (concluso un anno fa), al quale ha partecipato con le Regioni Basilicata e Lazio, il Ministero dell’Ambiente della Romania e la fondazione Ecosistemi: obiettivo il trasferimento ad altre Amministrazioni pubbliche delle esperienze già maturate in Sardegna in materia di pianificazione, gestione ed implementazione del Gpp.

Nella foto: l'assessore regionale Gianni Lampis



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