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Red 29 novembre 2019
Latte ovino: Murgia al tavolo nazionale
«Abbiamo ribadito al ministro, in maniera piena e forte, che la vertenza latte è un’emergenza sociale che dura da troppi anni e che bisogna trovare soluzioni che diano stabilità al comparto. Le norme esistono da tempo ma, stranamente, non vengono applicate e i nostri pastori continuano a non vedere soddisfatte le proprie aspettative», ha dichiarato l’assessore regionale dell’Agricoltura
Latte ovino: Murgia al tavolo nazionale

CAGLIARI - «Abbiamo ribadito al ministro, in maniera piena e forte, che la vertenza latte è un’emergenza sociale che dura da troppi anni e che bisogna trovare soluzioni che diano stabilità al comparto. Le norme esistono da tempo ma, stranamente, non vengono applicate e i nostri pastori continuano a non vedere soddisfatte le proprie aspettative». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, al termine della riunione di insediamento del tavolo nazionale del latte ovino, convocato ieri (giovedì) a Roma, dal ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

«Il decreto emergenza del precedente Governo, diventato poi legge 44 del 2019 - ha precisato l’esponente della Giunta Solinas - prevede il monitoraggio delle produzioni, ed è questo il primo decreto attuativo necessario per assicurare trasparenza e tracciabilità nel sistema. È indispensabile avere regole certe e precise e pertanto abbiamo chiesto la piena applicazione di quanto previsto dalla stessa legge e più in generale dal regolamento Ue 1308 del 2013 sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti lattiero-caseari».

«Abbiamo anche fatto presente al ministro - ha sottolineato Gabriella Murgia – che abbiamo richiesto all’Ispettorato del Ministero i dati sulle eventuali eccedenze per valutare l'attualità della misura che prevede il ritiro del pecorino romano per destinarlo agli indigenti. Occorre avere numeri certi che consentano di valutare se i 14milioni di euro debbano essere destinati a questo intervento, e quindi ai trasformatori, oppure essere dirottati verso altri programmi per il rilancio della filiera e il sostegno della parte più debole: i nostri pastori».

Nella foto: un momento del Tavolo
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