A.B.
29 gennaio 2020
Patrizio Oliva, tra sport e teatro
Nell´Isola per La grande prosa del Cedac “Patrizio vs Oliva”: sotto i riflettori, il pugile napoletano e Rossella Pugliese, protagonisti della pièce ispirata al libro “Spaviero-la mia storia”, scritto con il nipote Fabio Rocco Oliva (che firma anche la drammaturgia dello spettacolo), con la regia di Alfonso Postiglione, in prima regionale questa sera, al TsE di Is Mirrionis, a Cagliari, dove inaugura la rassegna “Il terzo occhio”, poi venerdì al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e sabato all´Auditorium dell´Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano

CAGLIARI – S'intitola “Patrizio vs Oliva” la pièce tratta da “Sparviero-la mia storia”, il libro scritto a quattro mani da Patrizio Oliva e dal nipote Fabio Rocco Oliva (sua anche la drammaturgia dello spettacolo), che vede protagonista sulla scena il pugile napoletano, già campione del mondo dei Superleggeri con Rossella Pugliese, per la regia di Alfonso Postiglione (produzione ArteTeca–Laprimamericana–Teatro Segreto), in tournée nell'Isola sotto le insegne della Stagione 2019-2020 de La grande prosa, organizzata dal Cedac, nell'ambito del Circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna. Triplo appuntamento, in prima regionale questa sera (martedì), al TsE di Is Mirrionis, a Cagliari, alle 20.30, dove inaugura la rassegna “Il terzo occhio”, poi venerdì 31 gennaio, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, alle 21, e sabato 1 febbraio, alla stessa ora, all'Auditorium dell'Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano
Storia di trionfi sportivi e tragedie, di vittorie e (rare) sconfitte in un'inarrestabile ascesa fatta di impegno e determinazione, sudore e fatica, ma anche di drammi familiari, lutti ed abbandoni, accanto ad un indiscutibile talento per il ring: una passione nata quasi per caso, che colpisce come una “folgorazione” il ragazzino partenopeo quando vede per la prima volta il fratello indossare i guantoni e capisce, o meglio “decide” che la boxe sarà il suo destino. Il racconto affascinante ed emozionante come un romanzo di un'esistenza dura e difficile, ricca di amarezze e successi. Un (auto)ritratto del campione e dell'uomo dietro la maschera dell'atleta (quasi) invincibile (novantatre vittorie su novantasei incontri nella categoria dilettanti, culminata con l'oro alle Olimpiadi di Mosca 1980, un anno dopo l'argento agli Europei del 1979, e cinquantasette vittorie su cinquantanove incontri da professionista, in un'escalation che lo ha portato a vincere, in sequenza, il titolo italiano, europeo e mondiale e, in seguito, anche quello di campione europeo dei pesi Welter.
Una splendida carriera, piena di riconoscimenti, per una vicenda quasi emblematica, una storia di riscatto personale e sociale attraverso l'antica arte del combattimento, sport crudele ed all'apparenza violento, ma anche elegante, in cui tecnica, agilità, velocità e forza si intrecciano alla capacità di intuire e “colpire” i punti deboli dell'avversario come di resistere agli assalti conservando lucidità e autocontrollo, di “incassare” e restituire i pugni senza perdere di vista l'obiettivo finale: la vittoria. “Patrizio vs Oliva” mette idealmente a confronto l'uomo, un individuo normale con le sue debolezze, le sue incertezze, le sue paure ed il grande campione di pugilato, un eroe moderno, ammirato ed acclamato dalla folla, in grado di compiere imprese impossibili per i comuni mortali e di sublimare la rabbia ed il disincanto in una gara con se stesso, una lotta contro i suoi demoni ed i suoi fantasmi, per affermarsi nel gran teatro del mondo.
Nella foto: Patrizio Oliva
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