Red
25 febbraio 2020
Progetto antixenofobi: giovedì appuntamento a Sassari
Ti castiu e (no) ti biu: giovedì tappa a Sassari per il progetto che punta a contrastare atteggiamenti xenofobi e riflettere su ricchezze e difficoltà nell’incontro e nelle relazioni multietniche. A scuola per conoscere le realtà delle immigrazioni ed imparare a coltivare relazioni anche con chi proviene da culture diverse, sfatando tabù e luoghi comuni

SASSARI - Giovedì 27 febbraio, fa tappa anche a Sassari “Ti castiu e (no) ti biu”, progetto ideato dalla cooperativa sociale Il Sicomoro, che vede un team composto da due psicologhe e due mediatori culturali entrare nelle scuole della Sardegna per insegnare alle giovani generazioni la cultura dell’accoglienza e del saper stare insieme. L’appuntamento di giovedì, in programma dalle 8.30 alle 13.30, coinvolgerà i ragazzi della Seconda C della Scuola media di Via Mastino ed i piccoli della Quinta E della Scuola primaria di Via Era.
Ti castiu e (no) ti biu, rivolto ai ragazzi degli ultimi anni delle scuole elementari ed a quelli delle medie e superiori, propone un approccio che, partendo dalle esperienze dirette degli studenti nella propria famiglia, con gli amici e nella società, porta via via a ragionare in termini di spostamento dal proprio Paese d’origine e delle conseguenze che questo comporta. Come allacciare nuove relazioni in un posto completamente diverso dove non si conosce nessuno e si parla una lingua sconosciuta? Quali sono le usanze e in che cosa differiscono rispetto a quelle del proprio Paese? La cucina in che cosa è diversa? Sono tutti aspetti concreti (ma ce ne sono anche altri, come il pensiero critico veicolato dai mass media e dai social), che il progetto affronta durante la mattina dedicata a ciascuna classe. Non manca poi uno sguardo sulle possibilità delle famiglie miste, che le nuove migrazioni indubbiamente favoriscono.
Spiega Stefania Russo, presidente della cooperativa Il Sicomoro: «Dall’esperienza più che decennale di progettazione e gestione di servizi per i richiedenti protezione internazionale, nasce la convinzione della necessità di realizzare iniziative di informazione sui temi delle migrazioni. Questo risponde agli obiettivi di creare una conoscenza diretta di esperienze umani forti e complesse, spesso intrise di tabù e stereotipi che impediscono una loro reale comprensione, e di avere un’informazione che sia di stimolo per creare relazioni interculturali e di dialogo tra la comunità locale e i cittadini immigrati, quale modo di contrasto di atteggiamenti xenofobi e razzisti». Il progetto è finanziato dalla Regione autonoma della Sardegna, grazie alla Lr46/90 piano annuale immigrazione 2019/2020–Progetti innovativi e qualificati in materia di Politiche di Integrazione degli Immigrati non comunitari.
(Foto di Giorgia Usai)
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