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A.B. 12 marzo 2020
Coprifuoco nelle città: ecco quando si può uscire da casa
Per muoversi, anche a piedi, servirà avere il modulo dell'autocertificazione e una giustificazione valida per motivare lo spostamento (acquisto di beni alimentari, farmaci, prodotti di prima necessità). Cerchiamo di fare chiarezza e capire chi può effettivamente muoversi e chi no
<i>Coprifuoco</i> nelle città: ecco quando si può uscire da casa

ALGHERO – Alla preoccupazione per la pandemia da CoronaVirus che, tra l'altro, ha colpito trentotto persone in Sardegna [LEGGI], si aggiungono le problematiche di chi esce o vorrebbe uscire, e non sa, spesso, quando è nel giusto e quando invece è punibile dalla legge. Cerchiamo di fare chiarezza. Ma la vita (ed il mondo) continuano e se la regola base è quella di stare ognuno nella propria casa, ci sono anche persone che non possono fare a meno di uscire da casa e sono “coperti” dalla legge.

Chi può uscire da casa? Chi deve andare a lavorare può farlo. In questo caso, ci si può spostare anche da un Comune ad un altro. Possono uscire anche le persone che vanno a fare la spesa per beni essenziali (una per nucleo familiare) o in farmacia. Ma, eventualmente fermati dalle Forze dell'ordine, preposti a controllare la situazione lungo le strade, bisogna essere in grado di dimostrarlo, anche portando con se il modulo di autodichiarazione. In caso contrario, si sta commettendo reato penale (articolo 650 per inottemperanza all'ordine di un'autorità; articolo 495 per falso, in caso di autodichiarazione mendace).

Si può uscire anche per andare a casa di un paziente non autosufficiente, trovandosi in una condizione di necessità. Chi accudisce gli anziani (soggetti a forte rischio CoronaVirus) deve effettuare ogni operazione con la massima cautela. Semaforo verde anche per chi, separato o divorziato, va a raggiungere i figli minorenni nell'abitazione dell’altro genitore o dall’affidatario, secondo le modalità previste dal giudice. Invece, divieto assoluto di uscire di casa per chi risulti positivo al CoronaVirus e sia messo in quarantena. E' consigliato rimanere a casa ed evitare quanto più possibile contatti con altre persone se si ha uno stato febbrile con temperatura superiore al 37,7 e sintomi da infezioni respiratorie.

Sport. Chiusi campionati professionistici e dilettantistici, e gli allenamenti delle società. Chiuse palestre, circoli e luoghi dove si fa sport. Il nuovo decreto emanato nella serata dell'11 marzo non parla però espressamente dello sport all'aperto, ma crea delle forti contraddizioni su quello che si può effettivamente fare e non fare, lasciando intendere (ma senza scriverlo) che sia vietato correre e passeggiare all'aperto, nonostante il precedente decreto invece lo consentisse nel rispetto della distanza interpersonale. Si può uscire invece per portare il proprio cane a fare i bisogni, a patto che si tratti di vie nel circondario del proprio domicilio.

Nella foto: la città di Alghero deserta
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