Dal reparto di Terapia intensiva di Alghero le due attrezzature questa mattina saranno portate a Nuoro dove oggi c´è più necessità. La polemica a questo punto travolge l´assessorato regionale alla Sanità
ALGHERO - L'indiscrezione era arrivata dai consiglieri comunali algheresi, che nella tarda serata di ieri (lunedì), rivolgendosi al sindaco chiedevano risposte chiare sul futuro delle strutture ospedaliere ad Alghero [
LEGGI], spronandolo ad essere finalmente parte attiva nelle legittime rivendicazioni di salute. L'incertezza con cui si gestisce l'emergenza, infatti, unita alle numerose promesse di potenziamento del Civile mai realizzate, nel pomeriggio erano stati argomenti di forte discussione in Commissione Sanità ad Alghero, con grossi dubbi sollevati perfino tra i membri della maggioranza.
Ebbene, dopo un ulteriore denuncia pubblica di Valdo Di Nolfo, che annunciava la partenza dei due respiratori appena installati al Civile, durante la notte è arrivata la conferma direttamente dalle parole del Presidente del Consiglio della Regione Michele Pais, che solo qualche ora prima rivendicava proprio l'apertura del reparto ad Alghero [
LEGGI]: «A causa della situazione emergenziale, al fine di garantire una copertura omogenea in tutto il territorio regionale, potrebbero essere trasferiti 2 ventilatori dal reparto di Terapia intensiva di Alghero all’ospedale di Nuoro, già operativo per i pazienti affetti da Covid-19».
«Naturalmente - dice Pais, nel tentativo anche di acquietare le non poche proteste algheresi - quanto prima, con l’imminente fornitura di nuove apparecchiature, verranno ripristinati i ventilatori al reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale di Alghero. Nel frattempo procede, senza interruzione, l’iter del piano organizzativo che prevederà percorsi di gestione e numeri di posti letto attivabili, nonché l’organizzazione del personale che dovrà essere impiegato nel reparto di Alghero, al fine di essere operativo nell’emergenza
Covid, ed essere in regola per l’accreditamento da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità».